I pannelli fotovoltaici, in un futuro non troppo lontano, potrebbero essere completamente diversi da quelli che conosciamo oggi; la classica conformazione piana potrebbe infatti essere sostituita da una configurazione a torre o cubica. A ipotizzare questo scenario sono alcuni ricercatori del Mit di Boston, il Massachusetts Institute of Technology, secondo i quali con questo nuovo sistema si avrebbe una tecnologia capace, a parità di superficie occupata, di produrre fino a venti volte rispetto agli attuali sistemi.
Nel team di ricerca, nel quale è presente anche l’italiano Marco Bernardi, è stato usato un algoritmo matematico per esplorare le possibili configurazioni e sviluppato un software in grado di testarle sotto ogni possibile condizione di latitudine, stagione e situazione meteo. I progetti più promettenti sono stati poi provati nella realtà con dei modelli piazzati sul tetto del centro di ricerca.
La causa che determina questo aumento di produzione di elettricità da parte del pannello è da ricercarsi sul fatto che le strutture tridimensionali, rispetto a quelle piane, riescono a raccogliere molta più luce al mattino, al tramonto e d’inverno, ovvero quando il sole è più basso rispetto all’orizzonte. Insomma, a giudicare da queste premesse sembra si tratti di un interessante filone di ricerca. É del tutto evidente però come allo stato attuale delle cose ci sia totale incertezza sul futuro di questa tecnologia: non sappiamo infatti se la versatilità e i costi di produzione renderanno realistica una sua commercializzazione.
(FONTE: Ecoblog)
Un’Ecoeureka (o FANTAEureka)! Se il MIT riuscisse a realizzare questo prototipo e a commercializzarlo, sarebbe veramente un passo da gigante! Ma quanto tempo ci vorrà? E quanto verrà a costare?