Il MUOS, si sa, è un sistema di antenne paraboliche americane, un sistema radar ad altissima frequenza che vengono usate dall’esercito americano per le comunicazioni satellitari. A dispetto di quanto dicono gli “esperti” di Valutazione di Impatto Ambientale, queste parabole sono altamente tossiche e radioattive per la popolazione che vi abita.
C’è chi manifesta contro, e chi manifesta viene tacciato di “mafioso“, di “violento“, di “lobby del NO“, di “appartenente a frange estremiste“, e chi più ne ha più ne metta. Anche ieri, il Presidente della Regione Crocetta, in un’intervista al Quotidiano Repubblica, parla di “infiltrazioni mafiose” unite assieme alla “popolazione civile“. Queste parole possono essere interpretate come uno sfogo per gli scontri con la polizia, immancabili in certe manifestazioni. Molte le contestazioni, anche sui social network, a queste parole.
Chi manifesta è sempre tacciato come lobby del no, violento, antistato, uno che odia. Mentre chi costruisce o permette di costruire queste cose che avvelenano e condannano a una morte lenta e dolorosa i cittadini, quello è amore (l’amore vince sempre sull’odio). Pensate a quanto grande sia l’ipocrisia dei nostri governanti, e il loro “amore” per noi…
No al Muos, per l’ambiente e il territorio.
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