La guerra, si sa, porta degli effetti devastanti, in conto di vite umane, di feriti, di sofferenza, di dolore atroce per i familiari, di lutto, di famiglie distrutte, di carestie… Se poi ci si aggiunge pure l’uranio impoverito, allora la guerra costa ancora di più. Senza contare il costo dei soldati che si devono pagare profumatamente, il costo degli aerei e degli arsenali…
Secondo Falco Accame, Presidente dell’Anavafaf (che non è una parolaccia), ovvero dell’Associazione Nazionale Assistenza Vittime Arruolate nelle Forze Armate e delle Famiglie dei Caduti, dice che in caso di attacco dello U.S. ARMY, l’esercito degli Stati Uniti, potrebbero piovere sulla Siria fino a 84 tonnellate di uranio impoverito! Questo perché ognuno dei 280 Tomahawk contiene trecento chili di uranio impoverito! I danni alla popolazione nei prossimi decenni sarebbe INESTIMABILE.
Altro motivo per chiedere di SCUNGIURARE questa guerra bastarda.
Solo adesso si vuole intervenire???!!!
"Mi piace""Mi piace"
sarebbe veramente un altro ottimo risultato.. speriamo prevalga l’intelligenza..
"Mi piace""Mi piace"
Commento dopo tanto tempo, ma è bello lasciar sedimentare i fatti. L’intelligenza non ha prevalso: ha prevalso il jamming. I siriani hanno comprato qualche giocattolo russo o cinese o coreano per alterare i segnali GPS / GLONASS indispensabili alla guida di droni e missili da crociera.
Et voilà: i due missili caduti in mare resero evidente l’impossibilità di fare ad un esercito ben equipaggiato quel che si era potuto fare ai contadini afghani. Fine della proxy war e saluti. peccato che poi in Siria si sia continuato a morire come prima.
"Mi piace""Mi piace"