CRESCENT SALERNO: L’INCRESCIOSO PROGETTO DI DE LUCA


piazza libertà

Dopo l’enorme crepa apertasi l’anno scorso, arriva una nuova tegola sull’opera fortemente voluta dal sindaco (e viceministro) De Luca. L’esperto nominato dalla Procura boccia la sicurezza della piazza e accusa: “E’ stato consentito l’accesso al pubblico senza collaudi

Anche stavolta come l’anno scorso la brutta notizia arriva alla vigilia del 21 settembre, la festa di San Matteo patrono di Salerno. Alla cui processione Vincenzo De Luca si affaccia in fascia tricolore celebrando un anno di grandi successi in cemento armato. E anche stavolta la ferale novità riguarda la costruenda piazza della Libertà, (il cui nome rievoca il PdL – N.d.B.) il progetto della più grande piazza di mare d’Europa, la risposta di Salerno a piazza del Plebiscito degli ‘odiati’ napoletani, il fiore e il vanto di una ‘città europea’ ridisegnata dalle migliori archistar del mondo, la piazza che De Luca ha scelto per essere ricordato per sempre: “Mi piace immaginare l’urna con le mie ceneri posta al centro di questa piazza sul mare”. L’anno scorso ci spuntò una crepa, enorme, il segnale di un serio sprofondamento iniziato il 24 luglio con il cedimento di una porzione del solaio di copertura. Adesso è diventata pubblica una perizia commissionata dalla Procura di Salerno che avverte: attenzione, potrebbe crollare tutto. La sicurezza è a rischio per l’intera piazza e non solo nel settore 2 dove si aprirono le prime falle. Un problema per il sindaco. Un problema pure per il viceministro Pd alle Infrastrutture, che invoca la salvaguardia dei finanziamenti pubblici alle grandi opere del Meridione. Si tratta della stessa persona, Vincenzo De Luca, doppio incarico da circa 140 giorni e nessuna voglia di rispettare la legge sulle incompatibilità.

Ma il 17 settembre 2010, quando l’allora soltanto sindaco De Luca ha inaugurato la prima tranche dei lavori secondo una consuetudine che lo vede tagliare nastri a bizzeffe nella settimana precedente al santo patrono, si è messa “a repentaglio la vita delle persone presenti alla manifestazione”. Lo afferma il perito, professor ingegnere Nicola Augenti.

Quante carenze sottovalutate” scrivono il comitato NoCrescent e Italia Nostra in un comunicato congiunto. “Sono anni che  le denunciamo in ogni sede”. E aggiungono: “Il «settore 2», oggetto del crollo, è proprio quello interessato dal tracciato originario del torrente Fusandola, corso abusivamente deviato per la realizzazione della piazza“.

(FONTE: Il Fatto Quotidiano)

E’ il cemento che non regge, è l’ambiente che viene distrutto. Una piazza sul mare è una pazzia. Cemento e pietre al posto di sabbia e scogli. Perché i Salernitani si stendono sul cemento e sulle pietre. Il crollo è il segno che NON E’ LECITO COSTRUIRE DOVE NON SI PUO’.

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