IL FAI CONTRO CAPPELLACCI


sardegna alluvione

Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) ha partecipato ad un convegno a Cagliari per riflettere sui danni causati dall’alluvione in Sardegna, sulle sue cause. In questo convegno si riscontra, tra l’altro, che nei 377 comuni dell’Isola si registrano 802.149 case, di cui il 57,31 per cento nei centri costieri! E nei litorali insiste il 73,43 per cento delle case vuote oppure occupate per qualche settimana.

Ha criticato il Presidente della Regione Cappellacci per la sua assenza al Convegno, ma arriva la replica: “Andare sui luoghi feriti dall’alluvione è sicuramente molto più importante di un ambientalismo praticato dai salotti o dalle terrazze di qualche villa prestigiosa ubicata nei pressi delle spiagge della nostra Isola“. Su questo non posso dire che abbia torto. 

Ma il FAI lo ha anche criticato nei fatti: “Si infrangono o si allentano le regole poste dalla legge Salvacoste nel 2004 e dal Ppr del 2006 – ha detto Carandini – Il nuovo Piano permette di resuscitare tutte le lottizzazioni precedenti il 2004. Si tratta di progetti edilizi vecchi di anni, figli di una mentalità speculativa che la coscienza dei sardi più sensibili ormai rifiuta perché inutili allo sviluppo generale della Regione“. Anche su questo arriva la replica di Cappellacci, il quale liquida come sterili le accuse, in quanto il PPS non è ancora in vigore, e quindi i danni non sono causati dal suo Piano Paesaggistico.

Sicuramente i danni non sono causati da lui, però risuscitare vecchi progetti edilizi del 2004, dannosissimi per l’ambiente, brutti anche da vedere, è sicuramente un motivo di preallarme

Processo alle intenzioni? Qualche volta va fatto, per evitare danni. Cosa ne pensate? 

2 pensieri riguardo “IL FAI CONTRO CAPPELLACCI

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