Tutti assolti per prescrizione sopravvenuta. E’ questa la sentenza shock emessa dal Tribunale di Sassari per i vertici dell’ex petrolchimico accusati di avvelenamento colposo, disastro ambientale colposo e violazione delle norme che fissano quali sostanze possono essere smaltite attraverso gli scarichi industriali. E per i veleni di Porto Torres, della “Collina dei Veleni“, nessuno pagherà. Per anni in mare è stato sversato cadmio, mercurio, il letale PBC, benzene, rame, zinco e cianuri.
L’inchiesta partì nel 2003, a seguito di uno spettacolare blitz degli indipendentisti di IRS (Indipendentzia Repubrica de Sardigna), i quali, armati di pale, maschere antigas e ruspe, scavarono la collina Minciaredda, ribattezzata “Collina dei Veleni”, per mostrare a tutti ciò che tutti sospettavano ci fosse: un cimitero di scorie industriali tra il Petrolchimico e Fiume Santo. Oggi gli attivisti di IRS chiedono al nuovo governatore della Sardegna di prendere una posizione chiara sulla vicenda, definita, ovviamente, inaccettabile.
Nessun colpevole, nessun responsabile. Tutti prosciolti. Prima il danno, con l’inquinamento e le tante malattie e morti, ora la beffa.