Per rilanciare il settore del carbone, settore in fallimento per via di un prodotto altamente inquinante e sconveniente, cosa si fa? Si costruiscono nuove centrali a carbone! La logica è schiacciante, oltre che spiazzante e incomprensibile. E’ come se un paziente in arresto respiratorio, per rianimarlo, gli tappassero il naso e lo coprissero perché non prenda freddo.
Il Secondier Matteo Renzi ha siglato 24 accordi, con 1,4 miliardi di fondi da redistribuire, per 25 mila posti di lavoro. Certo, capisco che lo fa in buonafede. Capisco che lo fa per rilanciare l’occupazione, la crescita, per dare un pò di lavoro e di respiro (malsano) all’Italia. Capisco le sue buone intenzioni. Ma se per rilanciare occupazione e crescita si punta sul vecchio, è un suicidio.
Puntare sul carbone è sempre stata e sempre sarà una scelta killer. La sua idea è quella di rilanciare la miniera della Carbosulcis. Come? Realizzando una centrale a carbone “nuova” di zecca. Non rilanciando la vecchia: realizzandone una “nuova”. E tra l’altro non con il carbone del Sulcis, ma col carbone IMPORTATO! Come dire, abbiamo un posto letto libero, ma tu stai fuori fintanto che non arriverà un altro letto da fuori per il tuo ricovero.
Pensate inoltre che il 44% dei programmi di investimento è promosso da imprese controllate da gruppi esteri, interessati a investire in Italia. Non da imprese italiane e locali dunque…
Cosa ne pensate delle idee del PD e del Secondier Renzi?
Il carbone in realtà ha un costo diretto basso, è economico. Il problema sono i costi esterni, notoriamente elevati.
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il Secondier 🙂 buona..
in buonafede.. e certo.. ma aggiornarsi un po’ su inquinamento, nuve tecnologie risparmio energetico ecc. (che potrebbero comunque creare posti di lavoro) no eh.. e ancora, chi ci sarà dietro i nuovi investitori??…
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