TUTTI UNITI CONTRO LE SERVITU’ MILITARI IN SARDEGNA


no servitù

Dopo l’incendio che è divampato nel Poligono Militare di Capo Frasca, è divampata la protesta di tutta l’Isola contro le servitù militari. Diverse sono le iniziative di protesta contro le servitù, tra cui una manifestazione promossa da tutti i movimenti indipendentisti sardi, di destra e di sinistra, con la bandiera che vedete nella foto.

Tutti in marcia verso Capo Frasca questo pomeriggio intorno alle 16:30 per gridare no alle servitù militari in Sardegna. Dai movimenti ecologisti e partiti politici a tanti enti locali e alla gente comune, tutti uniti per chiedere la liberazione della Sardegna dal filo spinato, lo stop a tempo indeterminato alle esercitazioni militari, il risarcimento, la bonifica e la riconversione delle servitù militari presenti in Sardegna da ormai più di mezzo secolo, e che occupano circa 35mila ettari di terreno.

Tra i manifestanti anche l’associazione Amicizia Sardegna-Palestina, che esprime tutta la sua preoccupazione per la presenza di basi militari, non solo perché producono tanto inquinamento e mettono in pericolo la nostra salute, ma anche perché ci rende complici dell’occupazione militare della Striscia di Gaza da parte degli Israeliani.

E mentre tutta la Sardegna chiede libertà, lo Stato sembra volerla affossare. Infatti, denuncia Cotti del MoVimento 5 Stelle, sono stati “rimossi d’autorità i poster NO SERVITU’“.

Una manifestazione di rivendicazione del diritto alla libertà, alla salute, al territorio, all’incolumità, a un ambiente sano e pulito.

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