Il PD toscano, “figlio” del Presidente del Consiglio, fa razzia di ambiente, scoinvolgendo il piano paesaggistico regionale. In un maxiemendamento ha infatti raccolto le idee di Forza Italia, da buon “figlio” del Patto del Nazareno. Le idee più contestate sono “nessun limite all’estrazione di marmo” e “via libera alle piscine in spiaggia“. Con buona pace di chi sperava che gli amministratori locali, e dunque le elezioni regionali, fossero tutt’altra cosa rispetto ai politici di “Serie A”, cioè quelli che stanno in Parlamento.
In breve: il maxiemendamento prevede le seguenti misure: Via limiti agli ampliamenti dei siti estrattivi. Via limiti alla riapertura di cave dismesse da oltre vent’anni. Tutto continuerà a essere estraibile. Gli unici angoli off limits alle ruspe saranno le vette sopra i 1200 metri, ma solo dove non siano ancora state aperte cave: quelle aperte potranno continuare ad ampliarsi, e senza limiti. Per il PD toscano “le cave sono un paesaggio nel paesaggio” e “una grande attrazione turistica”.
Norme più permissive arrivano anche per gli stabilimenti balneari. Gli emendamenti introducono la possibilità di realizzare piscine. Viene quindi cancellato l’obbligo di salvaguardia della “qualità percettiva dei luoghi” e di evitare “l’impermeabilizzazione permanente del suolo”.
Fonte: Il Fatto Quotidiano
la bellezza del bipartisan: quando da 60 anni amministri incontrastato un territorio, queste sono le inevitabili involuzioni…
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