Tempa Rossa è un progetto della compagnia petrolifera francese Total E&P, in condivisione con la britannica Shell e la giapponese Mitsui. E’ nata un’inchiesta su questo progetto, che ha coinvolto la Ministra dimissionaria allo Sviluppo Economico Federica Guidi.
Il progetto dichiarato “strategico per il Paese“, prevede l’estrazione di gas e di petrolio in Basilicata, sì da avere un giacimento stimato di 50mila barili di petrolio, 230mila metri cubi di gas naturale, 240 tonnellate di GPL e 80 tonnellate di zolfo al giorno. Sono 8 in totale i pozzi previsti nell’ambito del progetto: sei già perforati e due, invece, da trivellare non appena saranno arrivate le autorizzazioni necessarie.
Quello di Tempa Rossa è il secondo giacimento della Basilicata: il primo – già in funzione – si trova a Val D’Agri ed è gestito da Eni. Due impianti, racchiusi in un fazzoletto di terra, che rendono questo pezzo d’Italia il maggior giacimento petrolifero di tutta l’Europa continentale.
Il prodotto sarà lavorato in loco attraverso la realizzazione di un centro oli e di un centro di stoccaggio del GPL. Parte del prodotto sarà destinato all’esportazione, e si prevede, attraverso un oleodotto già esistente, di inviarlo a Taranto, dove sorge la Raffineria ENI, che per accoglierlo però bisognerà fare lavori di adeguamento logistico. Lavori duramente contestati dagli ambientalisti.
Fonte: formiche.net
Non sanno, anzi, non vogliono proporre altro tipo di sviluppo e di lavoro, imponendoci il bivio tumori-fame, lavoro-ambiente, salute-sviluppo. Ci danno pane avvelenato, da metalli pesanti e da poteri forti: o malattie o fame. Questa è la loro proposta, inaccettabile.
Mi chiedo sempre: Chi è che deve mettersi una mano sulla coscienza: gli ambientalisti, pronti a dire no a tutto pur di avere salute e qualità di vita e lavoro pulito, perché per colpa loro c’è tanta disoccupazione e fame; o gli industriali, i petrolieri, il governo, le multinazionali che mascherano la malattia, il degrado e i veleni con i nomi di lavoro, sviluppo e occupazione?
lo scandalo dei documenti di Panama danno una risposta anche a queste e tante altre domande simili!… Resistere, denunciare..
Daje!!
ciao 🙂
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Ciao,non pretendo di essere il verbo della vera verità,ma la giusta via sarebbe quella di mezzo,purtroppo nessuno cede le sue convinzioni e spesso si finisce per non fare nulla ma Io credo che progresso e pulizia possano convivere.
Ciao,fulvio
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