La Posidonia è un’alga marina che al termine della sua vita va a spiaggiarsi ricoprendo gli arenili. E’ una pianta acquatica fondamentale per l’ecosistema marino, essendo fondamentale per la produzione di ossigeno, e per il sostentamento di almeno un quarto delle specie marine.
Grazie al progetto GeRiN (Gestione Risorse Naturali) dell’ENEA, ora quella che sembrava una criticità diventa un’interessante opportunità di crescita e di sviluppo. Grazie alla collaborazione dell’Università La Sapienza di Roma e dell’Area Marina Protetta delle Egadi, nasce Medonia, una importante struttura che utilizza le piante marine raccolte lungo i litorali e le utilizza come imbottitura di involucri in materiale biodegradabile e riciclabile.
Un progetto “a impatto zero”, visto che si prevede che le piante raccolte dagli arenili vengano reimpiantate sui fondali marini delle Egadi, di modo che non manchi mai questa pianta, importantissima per la sopravvivenza dell’ecosistema marino Mediterraneo. Lo spiaggiamento della Posidonia riguarda oltre il 60% delle coste del Mediterraneo, ed è considerato una delle emergenze ambientali più critiche e un problema per cittadini, turisti, gestori degli stabilimenti balneari e per i Comuni, costretti a costose attività di pulizia e smaltimento.
Un’innovazione che guarda alla protezione dell’ambiente e alla tutela del territorio in un’ottica di economia circolare, design sempre più green e sviluppo sostenibile.
Fonte: Tiscali Ambiente
Si può dire che con questo progetto si è fatto realmente “di necessità virtù“. Un progetto da estendere a tutto il Mediterraneo. Cosa ne pensate?