Gli effetti scellerati del fallito referendum sulle trivellazioni del 17 aprile scorso si fanno sentire. Un gruppo di trivellatori norvegesi, la TGS-Nopec chiede al Ministero dell’Ambiente l’autorizzazione a ricercare petrolio sui fondali sardi, con la speranza di trovarne, vicino al Santuario dei Cetacei.
La loro arma è il cannone ad aria compressa, che spara bolle in grado di generare suoni tra i 240 e i 260 decibel, mediante una tecnica chiamata “sismica a riflessione”. Insomma, una cannonata di onde che dovrebbe aiutare a capire se sotto al fondale c’è una sacca di idrocarburi. Questa operazione potrebbe provocare l’allontanamento di delfini, capodogli, tartarughe e balene.
Non è bastato il coro di no da parte di Regione, Comuni costieri, Associazioni ambientaliste e politici. L’azienda, che trivella per conto terzi, si rivolge al Ministero dell’Ambiente. E il Ministro Galletti che farà?
Immaginiamo tutti cosa farà quando gli allungheranno la mazzetta! Che disprezzo
"Mi piace"Piace a 1 persona
Me lo aspettavo….in fondo è il rusultato dell’astensione che c’è stata!
"Mi piace"Piace a 1 persona