IL PARTITO DEL CEMENTO


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CARLOFORTE – HOTEL “LA CALETTA”

Il Partito Sardo del Cemento, il PD, che guida la Regione con il Presidente Pigliaru, ha dato il via libera a una serie di interventi sulle coste per “migliorare qualitativamente l’offerta ricettiva” (art. 31 della nuova legge). L’obiettivo della maggioranza è di portare in consiglio regionale un testo blindato, da approvare in tempi stretti, senza modifiche, subito dopo l’estate.

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COSTA VERDE RESIDENCE

Sulla carta avrebbe dovuto trattarsi della nuova legge urbanistica che la Sardegna attendeva da un decennio per completare la riforma di Soru, con impegni precisi: stop all’edilizia speculativa, obbligo per tutti i comuni di rispettare limiti chiari anche fuori dalla fascia costiera, per difendere tutto il territorio, fermare il consumo di suolo e favorire il recupero o la ristrutturazione dei fabbricati già esistenti. Invece l’articolo 31 stabilisce che «sono consentiti interventi di ristrutturazione, anche con incremento volumetrico, delle strutture destinate all’esercizio di attività turistico-ricettive».

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BAIA DELLE MIMOSE

Vi ricordate la pubblicità di un noto gestore telefonico mobile in cui i volumi delle case erano aumentate del 20% perché quella compagnia regalava il 20% di ricarica in più? Da quella pubblicità nacque l’idea del c.d. “Piano Casa” del Governo Berlusconi, che si è “inventato” un aumento volumetrico delle abitazioni fino ad un massimo del 20%. Il governatore del PD Pigliaru fa di più. Si può aumentare la cubatura fino al 25% in più, «anche in deroga agli strumenti urbanistici» in vigore, compresa la legge salvacoste.

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MURAVERA RESIDENCE

Dall’articolo di Repubblica da cui riporto queste informazioni e le immagini, si legge che «In pratica si può costruire un secondo hotel o residence in aggiunta al primo anche nella fascia costiera in teoria totalmente inedificabile», denuncia l’avvocato Stefano Deliperi, presidente del Gruppo d’intervento giuridico (Grig), che per primo ha lanciato l’allarme. «Ma non basta: i nuovi aumenti di volume si possono anche sommare agli incrementi autorizzati in passato, ad esempio con il piano casa o con le famigerate 235 deroghe urbanistiche che furono approvate tra il 1990 e il 1992 dall’allora giunta sarda», sottolinea il legale, che esemplifica: «Un hotel di 30 mila metri cubi che deturpa una spiaggia, per effetto dei due aumenti cumulativi del 25 per cento ciascuno, sale quasi a quota 50 mila: per l’esattezza, si arriva a 46.875 metri cubi di cemento».

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SAN TEODORO – CALA GIRGOLU

Per ulteriori approfondimenti vi invito a leggere questo articolo. E’ sconcertante. Il Partito della Distruzione è a lavoro.

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TEULADA

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