Città del Messico, metropoli di più di 20 milioni di abitanti, sta sprofondando alla impressionante velocità di 50 cm l’anno! È un processo geologico chiamato “subsidenza”, che porta al cedimento graduale del terreno, e può essere più o meno rapido. Può essere provocato da cause naturali come i terremoti, o da attività umane tra cui l’estrazione mineraria o idrica.
Nel caso di Città del Messico, la metropoli è stata costruita su quello che un tempo era il lago salato di Texcoco, su un terreno argilloso. Case, palazzi, monumenti e strade, così come anche fognature e impianti sotterranei risultano sempre più danneggiati, poiché col tempo il terreno si aggrega e si compatta, in un processo irreversibile che porta case, palazzi e infrastrutture ad affondare.
Secondo gli studi dell’Università dell’Oregon fra soli quattro anni la città potrebbe essere affondata di ben due metri. Chiaramente essendo una metropoli, e dunque una città abbastanza estesa, la subsidenza non è uniforme in tutte le aree della città, dunque si potrebbero verificare spostamenti e fratture, danneggiando edifici e strade, nonché fognature e linee del gas, aprendo potenzialmente la strada all’acqua contaminata e forse anche a problemi peggiori.
Fonte e immagine: Tiscali Notizie