La siccità è arrivata a livelli impressionanti in Italia. I livelli dei fiumi e dei laghi italiani è ai minimi storici, davvero allarmanti. Si pensava che le precipitazioni nevose dei giorni scorsi avessero preso finalmente il posto alla lunghissima primavera, durata fino a dicembre. Invece ora è tornata la primavera, gli insetti, comprese mosche e zanzare, si sono risvegliate, la natura si sta risvegliando. Una situazione che se continua a perdurare porterà alla desertificazione di vaste aree dell’Italia. L’agricoltura è il settore già più colpito dalla crisi idrica, figuriamoci se continua.
Bisognerà cominciare a fare di necessità virtù. Bisognerà desalinizzare l’acqua del mare, renderla pura, potabile e dunque trasportarla ai fiumi e ai laghi, oppure distribuirla. Bisogna “approfittarne” per pulire gli argini dei fiumi, per pulire ciò che ora è solo sabbia e che prima era immerso nelle acque. Bisognerà rimuovere tutti i rifiuti, per evitare che la prossima acqua sia avvelenata. Bisognerà dare lavoro a tantissima gente per fare tutti questi lavori. Se non ora, quando?
Bisogna passare ora a una dieta a base vegetale, dato che un chilogrammo di carne di manzo richiede più di 15.000 litri di acqua per essere prodotto, contro i poco più di 300 litri di un chilogrammo di verdure. Per precisione, posto la fonte scientifica da dove ho tratto questi dati: https://waterfootprint.org/en/water-footprint/product-water-footprint/water-footprint-crop-and-animal-products/
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Sono d’accordo.
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