PROTESTA AL LARGO DELLE CANARIE


Basta trivellare, iniziate a pagare! Attiviste e attivisti hanno occupato  una piattaforma Shell in alto mare - Greenpeace Italia

Da due giorni al largo delle Canarie è in scena una protesta da parte di un gruppo di attivisti di Greenpeace International, che sta occupando una piattaforma di trivellazione di proprietà della Shell, con 34.000 tonnellate di petrolio e gas. Con il supporto della nave Arctic Sunrise di Greenpeace, gli attivisti sono saliti a bordo della White Marlin, diretta verso il Mare del Nord. La piattaforma occupata fa parte dell’infrastruttura di produzione che dovrebbe consentire al colosso petrolifero di sbloccare otto nuovi pozzi nel giacimento di petrolio e gas Penguins North Sea.

Gli attivisti, con indosso i rifornimenti sufficienti per occupare la piattaforma per diversi giorni, hanno srotolato uno striscione con scritto “Basta trivellare, iniziate a pagare!”. Questa azione non violenta serve per accendere i riflettori sul fatto che queste grosse multinazionali inquinano il pianeta senza pagare un euro di risarcimento per tutte le morti e i danni causati dalle loro attività. Nel frattempo il quartier generale della Shell esulta dichiarando apertamente i loro profitti: 32 miliardi di sterline, pari a quasi 40 miliardi di dollari. E se ne vantano pure!

Gli attivisti chiedono a Shell di assumersi le proprie responsabilità nella distruzione del clima, e di pagare per la devastazione causata in tutto il Pianeta. Inoltre dichiarano di voler perseguire anche nelle aule dei tribunali queste multinazionali finché non avranno pagato fino all’ultimo spicciolo.

Fonte: Tiscali Ambiente

Certo che hanno un gran bel coraggio gli attivisti di Greenpeace. Ah beh, protestano al largo delle Canarie e nel Quartier Generale di Shell a Londra. Mica negli Stati Uniti, dove invece la polizia ha ucciso un attivista perché protestava contro l’abbattimento di una parte di una foresta ad Atlanta. Qui l’articolo.

Una richiesta a mio avviso sacrosanta, e spero anch’io che ottengano giustizia. 

QUESTO SONO IO…


foto1

Ho deciso di presentarmi. Questo sono io, mi chiamo Paolo, e dal 3 marzo 2012 gestisco e aggiorno questo blog. Sono nato a Nuoro (si legge con l’accento sulla U) e vivo a Orani (NU), un paese immerso nel verde, con un patrimonio boschivo invidiabile.

foto2

E questo è il nostro Monte Gonare, 1.083 m (quello più a sinistra, il più alto. Gli altri due sono Gonareddu e Punta Lotzori). Vivo qui, immerso nella natura.

foto3

Ciao a tutti dal vostro Paolo, nickname: evergreen.

LA SARDEGNA BRUCIA


La Sardegna brucia. I vescovi: la politica affronti l'emergenza

“Montiferru”, il Monte Inferno. Lo chiamano così il vulcano, ormai spento da migliaia di anni, uno dei trentadue vulcani, tutti disattivi, mappati in Sardegna. Oggi è in cenere, ma non perché ha ripreso la sua attività eruttiva. 20.000 ettari di terreno in fumo, più di 1.500 sfollati, animali arsi vivi, campi e coltivazioni distrutte, case bruciate, produzioni irrimediabilmente compromesse, un albero millenario ridotto in cenere. È questo il bilancio di diversi giorni di fuoco e fiamme che hanno devastato la nostra Regione. La Sardegna brucia, è stato di calamità. 

La Sardegna brucia: in cenere un albero millenario, migliaia di ettari  distrutti e persone sfollate

Sardegna, gli incendi bruciano l'oristanese: tanti danni, 400 evacuati a  Cuglieri (Video)

IL GEOPARCO NAZIONALE DELLA MAIELLA


 © ANSA

Il Parco Nazionale della Maiella ieri, proprio nel giorno della 51esima edizione della Giornata della Terra, è stato nominato a Geoparco dell’Unesco, assieme ad altri sette parchi. Dal punto di vista geologico il Parco della Maiella, a detta del Presidente della Rete Globale dei Geoparchi (GGN) Lucio Zazzara, rappresenta “un modello di antico sistema di deposizione in ambiente marino di piattaforma-transizione-bacino, ben conservatosi grazie al fatto che non è stato molto deformato e smembrato dai movimenti tettonici che hanno portato all’orogenesi. Ogni anno arrivano qui studiosi dal mondo per fare ricerche o portare studenti a fare palestra di geologia”.

Parco Nazionale della Majella - Fidelity Viaggi

Nel Parco sono censiti 95 geositi, appartenenti a 8 tipologie: stratigrafici, sedimentologici e strutturali; paleontologici; geomorfologici; geoarcheologici; idrologici-idrogeologici; minerari. “Molte grotte sono di interesse archeologico, gli scoscesi versanti rocciosi delle montagne e i profondi valloni sono stati luogo ideale per gli eremiti nel Medioevo. Gli oltre 40 eremi della Maiella sono completamente fusi con la roccia calcarea.
Negli ultimi secoli le attività pastorali, agricole e minerarie hanno lasciato evidenti segni sul paesaggio dando una forte impronta sull’economia e la società locale: muretti e capanne in pietra a secco, decine di cunicoli minerari per lo sfruttamento del bitume e infrastrutture che sono oggi beni di archeologia industriale”.

Fonte: ansa.it

Parco della Majella | Abruzzo Rafting

Il riconoscimento del Parco della Maiella a Geoparco è molto importante per il territorio abruzzese, in quanto potrebbe segnare un ulteriore passo verso lo sviluppo sostenibile del territorio e delle sue attività economiche attraverso un turismo rispettoso dell’ambiente e di un paesaggio unico come quello della Maiella.

GIORNATE FAI ALL’APERTO


Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) continua a fare. Dopo il lockdown che ha costretto anche loro alla chiusura, i volontari del FAI ripartono con l’iniziativa “Giornate FAI all’aperto”. Sabato 27 e domenica 28 giugno oltre 200 luoghi saranno aperti in più di 150 località d’Italia. Parchi e giardini storici monumentali, riserve naturali e orti botanici, boschi, foreste e campagne, alberi millenari e piante bizzarre, sentieri immersi nella natura e passeggiate nel verde urbano, giardini pubblici da riscoprire e giardini privati segreti che si svelano al pubblico, da una sequoia gigante sopravvissuta al disastro del Vajont nel 1963 fino al semenzaio che ogni anno produce il verde urbano della città di Roma: sono solo alcuni dei luoghi che si potranno visitare in questa edizione speciale delle Giornate FAI, che assume un’inedita veste “all’aperto”, su prenotazione e nel rispetto delle norme di sicurezza.

Un’iniziativa per risvegliare la curiosità e l’intelligenza dinnanzi a ciò che ci circonda, per interrogarci – come scrive Goethe – su ciò che abitualmente vediamo ma non conosciamo se non in superficie, e che vedrà protagonisti anche tutti i Beni del FAI – Fondo Ambiente Italiano, per l’occasione anch’essi concentrati su proposte “all’aperto” declinate sul patrimonio verde. Infine, durante le Giornate FAI all’aperto verranno svelati per la prima volta al pubblico, a pochi mesi dall’accordo tra il FAI e la Fondazione Museo di Palazzo Moroni, gli imponenti Giardini di Palazzo Moroni a Bergamo, oltre quattro ettari di verde tra le mura della Città Alta: l’omaggio del FAI alla città che ha drammaticamente sofferto l’emergenza sanitaria e che necessita di ritrovare il benessere e la bellezza che solo la natura può offrire. 

Prendere parte alle Giornate FAI è anche un modo per partecipare alla missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione, che negli oltre due mesi e mezzo di chiusura ha interrotto tutte le attività, dalle visite nei Beni ai cantieri di restauro, agli eventi nazionali. Ora il FAI è ripartito, per questo, oltre al contributo minimo – 3 euro per chi è già iscritto al FAI, 5 euro per i non iscritti – richiesto all’atto della prenotazione online, tutti i visitatori potranno iscriversi al FAI con le quote agevolate (riduzione di 10 euro) presso tutti i luoghi aperti e i Beni della Fondazione.

Si potrà prenotare fino a venerdì 26 giugno alle ore 15:00. Per ulteriori informazioni cliccate qui o qui.
P.S. A chi di voi, come me, non viene voglia di emigrare, di andare via da WordPress che ha reso praticamente quasi impossibile la pubblicazione di post stravolgendo l’editor di testo?

NON SOLO AMAZZONIA


Risultati immagini per foresta pluviale africa

Mentre il mondo si preoccupa (giustamente) per l’Amazzonia, un’altra Amazzonia, quella africana, va in fiamme, nel silenzio dei media. Si tratta della foresta pluviale del Bacino del Congo, estesa tra il Congo e l’Angola, la seconda più grande del mondo, dopo quella amazzonica. Oltre diecimila incendi in una sola settimana. Per rendervi l’idea vi dico che la foresta del bacino del Congo ospita milioni di indigeni che ne sono anche i principali custodi, nonché migliaia di specie animali e vegetali.

Risultati immagini per foresta pluviale africa incendio

Immagazzina inoltre 115 miliardi di tonnellate di CO2 – equivalenti alle emissioni di combustibili fossili prodotte dagli Stati Uniti in 12 anni – giocando quindi un ruolo fondamentale per regolare il clima del pianeta. La crescente domanda globale di risorse naturali come legname e petrolio, e di materie prime agricole, rappresenta una seria minaccia per la regione. Circa un quarto della superficie forestale totale del bacino del Congo (50 milioni di ettari) appartiene già a multinazionali che deforestano per fini industriali.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

La foresta amazzonica continua a bruciare, e si è addirittura arrivata alla sospensione di una partita di calcio perché adiacente alla foresta amazzonica che stava bruciando senza l’intervento di nessun mezzo aereo o a terra. In Siberia non so più qual è la situazione perché non se ne parla. Ora brucia anche la seconda foresta pluviale, sita in Africa.

Quando ci fermiamo?

TUTTI DEVONO SAPERE, TUTTI DEVONO CONDIVIDERE


Fotografia de Elena Rubanu

Tratto da un post su Facebook:

🔥 Le Isole Canarie stanno bruciando
🔥 La California sta bruciando
🔥 L’Oregon sta bruciando
🔥 Washington sta bruciando
🔥 La Columbia sta bruciando
🔥 L’Alberta sta bruciando
🔥 Il Montana sta bruciando
🔥 La Nuova Scozia sta bruciando
🔥 La Grecia sta bruciando
🔥 Il Brasile sta bruciando
🔥 Il Portogallo sta bruciando
🔥 L’Algeria sta bruciando
🔥 La Siberia sta bruciando
🔥 L’Amazzonia sta bruciando

ExTexas è sott’acqua

India, Pakistan e Nepal con enormi monsoni sono sott’acqua

Sierra Leone e Nigeria con enormi inondazioni sott’acqua

🌞Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Ungheria, Polonia, Romania, Bosnia, Croazia e Serbia sono attaccate da un’ondata di caldo impressionante

🌞 California meridionale sotto ondata di caldo infernale

“Solitamente ad agosto, la città di San Francisco ha raggiunto i record di 106 gradi, quando ora raggiunge i 115 gradi Fahrenheit. Mentre la Carolina del Nord cucina ancora all’inferno

((🌎)) Il vulcano Yellowstone registra 2.300 movimenti da giugno

((🌎)) Il tremore di 5.3 colpisce l’Idaho

((🌎)) Terremoto in Giappone 6.1 con Tsunami Warning

((🌎)) Tremore del Messico 8.2 con avvertimento sullo Tsunami

((🌎)) Tremore in Messico del 7.1

((🌎)) Tremore in Cile del 5.0

((🔥)) Russia: Esplosione Nucleare

🌊 Hurricanes Harvey, Irma (il più grande mai registrato), Jose e Katia stanno spazzando l’Atlantico

Per terminare un livello di brillamento solare X10 C.M.E. Il più alto mai registrato

In poche parole:
SIAMO NELLA MERDA!
Pensi ancora che non stia succedendo nulla?

TUTTI DEVONO CONDIVIDERE, TUTTI DEVONO SAPERE.


Fotografia de Elena Rubanu

Preso da un post su Facebook:


🔥 Le Isole Canarie stanno bruciando
🔥 La California sta bruciando
🔥 L’Oregon sta bruciando
🔥 Washington sta bruciando
🔥 La Columbia sta bruciando
🔥 L’Alberta sta bruciando
🔥 Il Montana sta bruciando
🔥 La Nuova Scozia sta bruciando
🔥 La Grecia sta bruciando
🔥 Il Brasile sta bruciando
🔥 Il Portogallo sta bruciando
🔥 L’Algeria sta bruciando
🔥 La Siberia sta bruciando
🔥 L’Amazzonia sta bruciando

ExTexas è sott’acqua

India, Pakistan e Nepal con enormi monsoni sono sott’acqua

Sierra Leone e Nigeria con enormi inondazioni sott’acqua

🌞Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Ungheria, Polonia, Romania, Bosnia, Croazia e Serbia sono attaccate da un’ondata di caldo impressionante

🌞 California meridionale sotto ondata di caldo infernale

“Solitamente ad agosto, la città di San Francisco ha raggiunto i record di 106 gradi, quando ora raggiunge i 115 gradi Fahrenheit. Mentre la Carolina del Nord cucina ancora all’inferno

((🌎)) Il vulcano Yellowstone registra 2.300 movimenti da giugno

((🌎)) Il tremore di 5.3 colpisce l’Idaho

((🌎)) Terremoto in Giappone 6.1 con Tsunami Warning

((🌎)) Tremore del Messico 8.2 con avvertimento sullo Tsunami

((🌎)) Tremore in Messico del 7.1

((🌎)) Tremore in Cile del 5.0

((🔥)) Russia: Esplosione Nucleare

🌊 Hurricanes Harvey, Irma (il più grande mai registrato), Jose e Katia stanno spazzando l’Atlantico

Per terminare un livello di brillamento solare X10 C.M.E. Il più alto mai registrato

In poche parole:
SIAMO NELLA MERDA!
Pensi ancora che non stia succedendo nulla?

LA VOCE DELLA NATURA


In Estonia, un gruppo di studenti ha realizzato tre megafoni di grandi dimensioni per amplificare i suoni della foresta, e da usare come biblioteca all’aperto. Si trovano nella foresta di Võru, trasformata in un luogo di ascolto, meditazione e rilassamento.

Queste strutture dalle forme coniche, chiamate “ruup”, misurano tre metri di diametro e offrono ampi spazi all’interno per la lettura e il riposo. Un potenziale rifugio per visitatori ed escursionisti di passaggio, ma anche una piattaforma per lezioni all’aperto, piccoli eventi culturali e concerti.

L’idea degli studenti era di creare un bosco-biblioteca vicino al centro naturale Pähni che amplificasse i suoni tranquilli della natura, come i cinguettii degli uccelli e il fruscio delle foglie.

Fonte: Lifegate.it

Che meraviglia ascoltare la voce della natura dentro questi megafoni! Deve essere un’esperienza arricchente, meravigliosa, che ti rilassa e che ti rimette in armonia con la natura. Che fantastica idea!

NUOVA VITA PER GLI ABETI


Gli abeti di Asiago, travolti dalla straordinaria ondata di maltempo che ha colpito la Val di Fienne, hanno una nuova vita: sono diventati alberi di natale. L’iniziativa, nata per aiutare la ripresa dei territori feriti e regalare una seconda vita alle piante colpite lo scorso 29 Ottobre, ha avuto uno straordinario successo, al di sopra di ogni più rosea aspettativa.

Lo rende noto la Coldiretti, che ha sposato l’iniziativa e si è impegnata a rimuovere gli alberi affinché nelle case degli italiani ci sia un albero di Natale della solidarietà. «Una opportunità colta da molti cittadini – aggiunge la Coldiretti – per portare nelle case durante le feste con una offerta di 15 euro un simbolo concreto della solidarietà ed accompagnare la ripresa» ma anche «per far conoscere l’importanza di scegliere per Natale l’albero vero made in Italy che concilia il rispetto della tradizione con quello dell’ambiente, a differenza di quelli di plastica».

Fonte: Il Corriere delle Alpi

Una bellissima iniziativa, che condivido. E voi la condividete?

IL FU… STRADIVARI


Il maltempo distrugge la foresta di Stradivari, dal cui legno si ricavano i celebri violini apprezzati in tutto il mondo. La Foresta di Paneveggio, in provincia di Cremona, è stata abbattuta, e il boscaiolo Paolo Kovac, al quale si rivolgono i maestri liutai di Cremona, dice che un quinto degli abeti rossi è stato spazzato via dalla potenza del vento.

Come si può leggere in questo articolo, in poche ore il vento ha raso al suolo un numero di alberi superiore a quanti ne possano tagliare tutti i boscaioli del Trentino in tre anni: ben un milione e mezzo di metri cubi di legname, secondo i tecnici dell’ufficio foreste della Provincia autonoma di Trento. Raffiche fino a 120 km/h hanno sollevato gli alberi e sradicato le radici.

Gli abeti rossi della Val di Fienne sono molto ricercati per la loro grande capacità di “risonanza”. Ecco perché questi preziosissimi alberi sono una risorsa per tanti liutai, e soprattutto per l’economia locale. Ma ora a risuonare è solo questa triste notizia.

INCENDIO SUL MONTE SERRA


Inferno sul Monte Serra, 500 sfollati

Sembra che la stagione degli incendi non conosca fine. Anche ora che siamo in autunno i piromani continuano a dare fuoco ai nostri boschi. A bruciare è il Monte Serra. Si dice abbiano lasciato le loro case circa 500 persone, 70 famiglie. 600 ettari di terreno già bruciati. L’incendio, partito alle ore 22:00 di ieri sera, sarebbe doloso, ed è alimentato dal forte vento. Il rogo ha lambito il Monastero della Certosa di Calci, ma per fortuna è salvo.

Sul posto sono arrivati immediatamente numerose squadre di Vigili del Fuoco, operai dell’antincendio boschivo e tanti volontari, coordinati dal Comune di Vicopisano. Attualmente sono operativi due canadair, mentre quattro elicotteri antincendio sono ancora fermi a causa del forte vento. Sono stati attivati tre punti di accoglienza alla palestra della parrocchia di Calci, al circolo ricreativo di Campo e alla palestra di Vicopisano.

Fonte: ADNKronos.com

E’ sicuramente dolosa l’origine dell’incendio, perché non può partire alle 22:00, come ha affermato il Sindaco di Calci. Spero che quanto prima il colpevole o i colpevoli di questo gesto criminale siano assicurati alla giustizia, e scontino in carcere il loro errore. Perché se non ci pensa il carcere, ci pensa la vita a farli pagare, e con gli interessi.

FAVOREVOLI O CONTRARI?


Risultati immagini per orso bruno

Questo è un provvedimento che farà discutere, e mi piacerebbe che anche su questo blog si confrontassero le diverse opinioni. Il Consiglio dei Ministri ha impugnato una normativa delle Province Autonome di Trento e di Bolzano, approvata nel mese di luglio, che autorizza la cattura e l’uccisione dell’Orso Bruno e del Lupo Comune, per venire incontro alle richieste della popolazione. Essa infatti è preoccupata per i continui attacchi di questi predatori ai propri allevamenti.

Risultati immagini per orso bruno attacco

Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa dice che l’impugnazione è stato un “atto necessario e dovuto”, in quanto “le potestà di deroga ai divieti sulla fauna selvatica spettano allo Stato e non possono essere demandate agli enti locali. Abbiamo chiesto alle Province di modificare la legge, ma non è stato fatto, quindi non abbiamo avuto scelta”.

Risultati immagini per lupo

Prosegue il Ministro: “Sono certo che in maniera integrata e condivisa si potranno attivare tutti quegli strumenti di prevenzione fondamentali per favorire la presenza dei grandi carnivori in natura, senza pesare sulle attività zootecniche tipiche di quei territori”. Ma una legge simile è stata annunciata anche dalla Regione Toscana.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Risultati immagini per lupo

Voi siete favorevoli o contrari all’abbattimento dei lupi e degli orsi che sterminano gli allevamenti degli abitanti? Siete favorevoli o contrari all’impugnazione del provvedimento da parte del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa? Cosa si potrebbe fare per salvare “capre e cavoli”? Come si può convivere con questi predatori senza far loro del male e proteggendo gli allevamenti degli abitanti?

L’INFERNO NEL PARADISO


Risultati immagini per grecia

La Grecia brucia! 76 i morti accertati, ancora incerto il numero dei feriti, che sicuramente supera le 550 persone. Una raffica di incendi dolosi che in poche ore hanno raso al suolo un’intera città. Rafina e Mati le città più colpite. Decine di persone sono state trovate morte in mare, segno che cercavano vie di fuga improbabili. Ben 700 persone sono state salvate dalla Guardia Costiera.

Risultati immagini per grecia

Il Premier Tsipras dice che nulla resterà senza risposta. Il governo greco sospetta fortemente che gli incendi siano di origine dolosa, visto che dalle prime indagini è emerso che le fiamme sono divampate in luoghi diversi e distanti tra loro. Alcuni media greci ipotizzano, inoltre, che piromani siano entrati in azione per saccheggiare le case abbandonate dai turisti o per motivi di speculazione edilizia. Ipotesi confermata anche da uno dei sopravvissuti: 

Quando è scoppiato l’incendio, anzi, gli incendi, c’era allerta meteo da giorni su condizioni favorevoli ai roghi. È statisticamente impossibile pensare che si siano sviluppati 47 roghi quasi contemporaneamente. Quando i vigili del fuoco erano impegnati nella zona che ha fatto più vittime, sono scoppiati altri incendi. Non può essere una casualità.

Solo stamattina sono state trovate 26 persone carbonizzate. Gli incendi sono ancora fuori controllo. Decine di fattorie sono state distrutte, ed è incalcolabile il numero degli ettari colpiti dalle fiamme.

Risultati immagini per grecia

Il papa, in un telegramma di cordoglio per le vittime, si dice profondamente rattristato nell’apprendere dei recenti incendi in Grecia, ed “estende la sua sentita solidarietà a tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia”. In particolare, “affida i defunti all’amore misericordioso di Dio Onnipotente e offre incoraggiamento alle autorità civili e al personale di emergenza mentre continuano i loro sforzi di salvataggio”. “Su tutti coloro che piangono”, conclude il messaggio, papa Francesco “invoca volentieri le benedizioni del Signore di consolazione e forza”.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Oh mia amata Grecia, mi piange il cuore! 😥 Quanto vorrei spegnere le fiamme con le mie lacrime.

CANZONI ECOLOGICHE: PARCO SEMPIONE – ELIO E LE STORIE TESE


Risultati immagini per parco sempione

Vorrei aprire una breve rubrica di canzoni “ecologiche”, cioè quelle che passano un bel messaggio ecologista. La prima che vi voglio citare è “Parco Sempione” di Elio E Le Storie Tese, uno dei miei gruppi più amati, e che la notizia del loro scioglimento mi addolora tanto. Voi vi chiederete: “da un gruppo di fuori di testa come loro può mai venire qualcosa di sensato e di buono?”. Certo che sì! Sono diverse le canzoni degli Elii che passano messaggi ecologici.

Risultati immagini per parco sempione

Un milanese (Stefano Belisari, in arte Elio) cerca relax lontano dal caos della sua città. Va al Parco Sempione, il parco cittadino, “verde e marrone dentro la mia città”. Decide di portarsi un libro, rilassarsi e leggere tranquillamente. Invece viene disturbato da un “drogato” che suona i bonghi fuori tempo (il personaggio in questione è Rocco Tanica, storico membro del gruppo).

Nasce una discussione tra i due, e volano insulti in milanese. Elio se la prende con lui perché sostiene che suoni fuori tempo. L’altro però replica: “questa è la libertà”. Elio si siede, riflette e pensa che forse si trova nell’errore, decide di ascoltare meglio, ma riprende: “fai cagare, questa è la verità! Piantala co’ sti bonghi, non siamo mica in Africa, che avrà pure tanti problemi, ma di sicuro non quello del ritmo”.

Il suonatore risponde per le rime, e fa notare come sia più pratico “radere al suolo un bosco considerato inutile. Roba di questo tipo non si è mai visto in Africa, che avrà pure tanti problemi, ma di sicuro non quello dei boschi”. E’ dunque una canzone che fa riflettere, una canzone di protesta contro quello che effettivamente è successo. Lo racconta la canzone stessa.

Risultati immagini per elio e le storie tese

Il testo è il seguente:

Parco Sempione
Verde e marrone
dentro la mia città
metto su il vibro
leggo un bel libro
cerco un po’ di relax
all’improvviso
senza preavviso
si sente un pim pam pum
un fricchettone
forse drogato
suona e non smette più (bonghi)

Questo fatto mi turba
perché suona di merda
non ha il senso del ritmo
e non leggo più il libro
quasi quasi mi alzo
vado a chiedergli perché
ha deciso che, cazzo,
proprio oggi
niente lo fermerà.

Piantala con sti bonghi
non siamo mica in Africa
porti i capelli lunghi
ma devi fare pratica!
Sei sempre fuori tempo
così mi uccidi l’Africa
che avrà pure tanti problemi
ma di sicuro non quello del ritmo

‘Dai barbon, cerca de sona mej,
che son dree a fà balla i pe!
Anca se gh’hoo vottant’ann,
voo giù in ballera con la mia miee.
Ohè, che dù ball,
te me s’ceppet l’oreggia,
ti, i to sciavatt e i bùnghi!’

Caro signore
sa che le dico
questa è la libertà
sono drogato
suono sbagliato
anche se a lei non va

Non vado a tempo
lo so da tempo
non è una novità
io me ne fotto
cucco di brutto
grazie al mio pim pum pam (bonghi)

Questa cosa mi turba
e mi sento di merda
quasi quasi mi siedo
ed ascolto un po’ meglio
forse forse mi sbaglio
forse ho preso un abbaglio
forse forse un bel cazzo
fai cagare
questa è la verità

Ora ti sfondo i bonghi
per vendicare l’Africa
quella che cucinava
l’esploratore in pentola
ti vesti come un rasta,
ma questo no, non basta
sarai pure senza problemi
ma di sicuro c’hai quello del ritmo

‘Oè! Te tiri ona pesciada in del cuu!
Va a ciappà i ratt’!
Te pòdet vend dùma el tù ciccolatt!’

Ecco spiegato
cosa succede
in tutte le città
Io suono i bonghi
tu me li sfondi
di questo passo
dove si finirà?

Ecco perché qualcuno
pensa che sia più pratico
radere al suolo un bosco
considerato inutile
roba di questo tipo
non si è mai vista in Africa
che avrà pure tanti problemi
ma di sicuro non quello dei boschi.

Vorrei suonare i bonghi
come se fossi in Africa
sotto la quercia nana
in zona Porta Genova
sedicimila firme
niente cibo per Rocco Tanica
ma quel bosco l’hanno rasato
mentre la gente era via per il ponte

Se ne sono sbattuti il cazzo
ora tirano su un palazzo
han distrutto il bosco di Gioia
Questi grandissimi figli di troia!

Immagine correlata

Cosa ne pensate di questa canzone e del messaggio che lascia?

LA GRANDE MURAGLIA VERDE


In Africa si sta costruendo uno sconfinato muro verde, per combattere gli effetti del cambiamento climatico. La costruzione è iniziata nel 2007, e l’opera è ancora in corso. Coprirà tutta la larghezza del continente, costeggiando l’immenso deserto del Sahara. Sarà lungo 8.000 km, largo 15 km, e attraverserà ben 11 Paesi africani.

africagreen

Il Senegal ha già piantato 11 milioni di alberi per cercare di contrastare la continua desertificazione, e per tentare di ripristinare quella che un tempo era una distesa rigogliosa. Il progetto costa complessivamente 8 miliardi di dollari. Mancano diversi anni per completare l’opera, però la Banca Mondiale, le Nazioni Unite, l’Unione Africana e altri organi sono pronti a concedere prestiti per finanziare il progetto.

Fonte: beppegrillo.it

Se portata a termine, questa sarà la più grande e la più bella opera che l’uomo abbia mai costruito, l’ottava meraviglia del mondo, una nuova foresta amazzonica. Cosa ne pensate di questo progetto? Funzionerà?

SALAIOLA PRIMO BORGO NATURALISTICO D’ITALIA!


Salaiola

E’ Salaiola il primo borgo naturalistico d’Italia. Salaiola è una frazione del Comune di Arcidosso sul Monte Amiata. Gli abitanti di Salaiola hanno a cuore la salvaguardia della biodiversità presente sul suo territorio, ed intendono valorizzarla. Perciò la quasi totalità di loro ha aderito ad un Protocollo attraverso il quale i proprietari di terreni, giardini ed abitazioni si impegnano a mantenere l’ambiente integro e, pur nella prosecuzione delle normali attività, ad evitare intromissioni dannose alla natura ed a mettere in atto miglioramenti ecologici.

L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione l’Aquilaia, nata 17 anni fa con l’obiettivo di valorizzare le tradizioni, la natura e promuovere il turismo. Essa, a tal fine, si impegna ad organizzare escursioni turistiche, e manifestazioni come La Festa della Luna e la Festa della Poesia.

Si legge nell’articolo dal quale ho preso la notizia: “Salaiola ha un’altitudine di 750 mt, ha uno straordinario patrimonio boschivo che include castagni, abeti bianchi, olmi, aceri, pruni, querce, salici, peri, meli, noccioli, ciliegi e pioppi neri, così come il tipico sottobosco costituito dalle ginestre, le rose canine, il biancospino e l’erica; tale ricchezza vegetazionale offre l’abitat ideale ad oltre 80 specie di uccelli, agli ungulati, ai mustelidi ed ai canidi selvatici tipici del Monte Amiata. Un ecosistema che si completa con la presenza del Fosso, ricco di ciprinidi e di una grande varietà di insetti. Salaiola ha origini altomedievali, e deve il suo nome verosimilmente al passaggio del prezioso sale che dalla costa veniva trasportato verso le città del centro Italia, o, secondo alcuni studiosi, ad una radice semantica longobarda”.

Fonte: ilgiunco.net

Andate a Salaiola, e rispettate la natura!

BOSCHI VIVI: UN NUOVO MODO DI… PASSARE A MIGLIOR VITA


Risultati immagini per boschi vivi

Son talmente ecologista che quando muoio, invece di farmi sotterrare, mi faccio buttare nell’organico. E’ una delle mie battute della serie “Son talmente ecologista…” che fino a un annetto fa dominava le mie giornate e quelle di una mia amica, con la quale ci divertivamo a trovare delle battute ecologiste anche stupide e a riderci su.

Risultati immagini per urna

Però se questa di farmi buttare nell’organico è comunque una buona battuta ecologista, il metodo che sto per raccontarvi per tornare alla polvere più rapidamente è sicuramente più ecologista. Infatti la cooperativa BOSCHI VIVI gestisce dei boschi a scopo commemorativo, nel rispetto della persona, del territorio e della natura.

Risultati immagini per cimitero

Come si può leggere dall’articolo sul sito greenreport.it che vi invito a leggere anche per ulteriori informazioni, “la scelta di aderire a Boschi Vivi presuppone la volontà di cremazione e dispersione. Chi aderisce, prenota una visita con una guida che spiega il progetto nei dettagli e aiuta l’interessato nella scelta di quello che diverrà il suo albero, il suo memoriale. Boschi Vivi prevede un iter contrattuale volto ad assicurare che le volontà dell’aderente vengano rispettate e ad agevolare le fasi burocratiche necessarie per l’adempimento”.

Risultati immagini per ceneri

La proposta di commemorazione ecologica è nata da quattro giovani che hanno in comune l’amore e il rispetto per la Natura e una forte sensibilità verso problemi ambientali legati all’abbandono di aree rurali boschive che, se non opportunamente gestite rischiano di aumentare il dissesto idrogeologico. Il loro scopo è quello di risolvere due problematiche: la manutenzione boschiva e la dispersione delle ceneri, nel pieno rispetto per l’ambiente.

Dal 10 ottobre è aperta una raccolta fondi per un mese sulla piattaforma derev.com

Cosa ne pensate di questa iniziativa? E voi siete talmente ecologisti da farvi cremare e disperdere le vostre ceneri su un albero di un bosco vivo? Io sì 🙂

IL SUD BRUCIA


Risultati immagini per vesuvio

Il Sud brucia sotto i colpi di deficienti senza testa che si divertono ad appicare incendi mandando in fumo migliaia di ettari di macchia mediterranea. Quello che sta succedendo nel Sud Italia in questi giorni è davvero sconvolgente. Roghi appiccati dolosamente che stanno devastando la Sicilia, soprattutto nel messinese e nel catanese, dove le fiamme hanno lambito alcune abitazioni; e Napoli, con il Vesuvio, dove addirittura hanno dato fuoco ad animali vivi per estendere il rogo! Cosparsi di benzina, gli animali corrono disperatamente cercando una salvezza, una via di fuga, che li porta a morire tra atroci sofferenze appiccando il fuoco ovunque.

Risultati immagini per catania incendio

In questi mesi di estrema siccità e di un’aridità impressionante, appiccare il fuoco dolosamente è un atto di criminalità, che va punito senza sconti di pena. E qualche cretino commenta, ma mi rifiuto di riportare i loro commenti, che devono essere soppressi sul nascere, senza dare loro alito. Ma certi “giornalisti” o presunti tali si permettono di dare fiato alle loro trombe.

Risultati immagini per messina incendio

Il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, chiede al Governo di dichiarare lo Stato di Calamità Naturale per via della siccità e degli incendi. La Protezione Civile dichiara che questo è l’anno più drammatico dal 2007 in conto di interventi sul fronte degli incendi.

Risultati immagini per messina incendio

Non so veramente come concludere questo post. Esprimo solo la mia vicinanza alle popolazioni coinvolte, a tutti, anche a coloro che hanno appiccato volontariamente l’incendio, perché sono solo dei disgraziati: se non pagate in prigione sarà la vita a restituirvi il conto, e credetemi: è molto meglio per voi pagare in prigione piuttosto che nel corso della vostra vita… Perché la vita è vendicativa. Si ribella, restituisce il conto. Sempre, purtroppo. E vi auguro che scontiate in galera.

Risultati immagini per messina incendio

TRAGEDIA IN PORTOGALLO


Portogallo, apocalisse di fuoco a Pedrógão Grande. Il governo: "Le vittime sono 58"

In Portogallo, un violento incendio è divampato nel cuore della notte, poco prima delle tre del mattino ora locale, nella città di Pedrògao Grande, nel distretto di Leìria. Gli inquirenti escludono la pista dolosa. A scatenare l’inferno sarebbe stata una tempesta di fulmini caduta su un’area boschiva resa secca dal caldo di questi giorni, che arriva a toccare anche i 40° C.

{}

Numerose sono le vittime: 58 accertate, con 59 feriti, tra cui 5 gravissimi. Le vittime sarebbero in gran parte automobilisti, rimasti intrappolati tra le fiamme, morti carbonizzati, in alcuni casi intere famiglie. L’incendio continua a divampare in queste ore. I Vigili del Fuoco sono ancora impegnati in molti focolai, e hanno fatto evacuare numerose persone dalle loro abitazioni.

{}

Fonte: Repubblica.it

{}

{}

{}

{}

{}

{}

PATTO CON LA NATURA


Fotografia de Questo lo riciclo, ti Piace L'Idea?

Vogliamo farlo questo patto con la natura?

SANPOLINO: LOTTA INFINITA TRA VERDE E CEMENTO


sanpolino-1

Siamo a Sanpolino, un quartiere di Brescia, che ha cambiato più volte “identità”. In principio era una “area verde” della città, fino a quando nel 2000 l’amministrazione comunale non decide di coprirlo di cemento e di asfalto, trasformandola in “area edificabile”. Non contenta, tra il 2005 e il 2008 sono stati realizzati 1.900 alloggi, costruiti da imprese appaltatrici che, come succede spesso e volentieri in Italia, poi falliscono. Questo fallimento ha però determinato la salvezza di 16 ettari di terreno, che si sono trasformati in “bosco”: sono infatti cresciuti in particolare olmi, e vi si sono insediati lepri e uccelli.

sanpolino-2

Dal 2014 al 2016 il terreno è stato concesso in comodato ad alcune realtà legate al mondo del volontariato, che vi hanno realizzato un orto sinergico, su 7.000 mq non ancora boscati. La nuova realtà dell’ortobosco ha poi dato lo spunto per realizzare attività di sensibilizzazione, laboratori, corsi ed eventi per la cittadinanza. Tutto è bene quel che finisce bene? Macchè, in Italia non finisce mai. Infatti l’amministrazione cementizia torna all’attacco volendovi realizzare, al posto del bosco, altri 1.000 nuovi alloggi, e costruirvi una pista di atletica.

Il gruppo informale attivo da due anni “Terra e Partecipazione”, però, non la pensa così, e vuole che quel terreno rimanga così, salvo dal cemento.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Là dove c’era l’erba… E’ l’Italia, bellezza.

BASTA TAGLI CEDUI NEI PARCHI


disboscamento.png

disboscamento-2

I cedui sono dei tagli a raso che vengono effettuati nelle zone boschive, purtroppo anche nei parchi nazionali, come succede per il Pollino e per il Parco Nazionale d’Abruzzo, in modo che i tronchi ricaccino e si riformi la foresta nell’arco di qualche decennio.

disboscamento 3.png

L’ex Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, il biologo Franco Tassi accoglie una lettera-denuncia di una coppia Italo-Statunitense che nel tempo hanno fotografato la zona riprendendo i danni dei tagli cedui. Quali sono gli interessi che spingono a ceduare anche senza tenere conto dei vincoli dei Parchi Nazionali? Sicuramente ci sono interessi che riguardano attività imprenditoriali (o speculative?) dei giorni nostri, come le imprese di produzione del Pellet o le Biomasse.

Il biologo si chiede, su facebook, come mai non ci sia stata una levata di scudi generale contro questi interventi, e punta il dito contro alcuni ambientalisti che contro il taglio della legna nel mezzogiorno non spendono nemmeno una parola di indignazione.

Fonte: Tiscali Ambiente

Ed eccovi le immagini degli scempi nel Parco Nazionale d’Abruzzo e nel Pollino.

pollino 2003.png

Pollino nel 2003

pollino 2016.png

Pollino nel 2016

lucano 2012.png

Lucano nel 2012

lucano 2015.png

Lucano nel 2015