
La Sardegna conta oltre 2.000 km di costa, 84 dei quali è a rischio erosione. Questo dato è emerso in un convegno organizzato a Cagliari dall’Assessorato per la Difesa dell’Ambiente e del Mare nell’ambito del progetto “MAREGOT”: MAnagement dei Rischi derivanti dall’Erosione costiera e azioni di GOvernance Transfrontaliera. Stabilità della falesie, moto ondoso, posidonia, incidenza delle strutture portuali e tutela degli habitat sono gli altri argomenti affrontati nel corso dell’incontro.
Se da un lato questo numero può rassicurare (si tratta del 14,5% di coste a rischio erosione, e se confrontato con i dati di altre regioni è abbastanza confortante), dall’altra preoccupa: la Sardegna potrebbe perdere il 14,5% delle sue coste. Il 14,5% delle coste sarde potrebbero scomparire per sempre. Inoltre, per quanto riguarda le coste rocciose, sono stati classificati 314 tratti franosi (802 chilometri): di questi, 138 ad alta criticità per uno sviluppo di 83 chilometri totali, pari al 5,4 per cento del totale delle coste alte.
La Regione Sardegna ha sottoscritto la Carta di Bologna, documento che rafforza il ruolo delle regioni mediterranee sulle politiche europee costiere e marittime. “Tra le varie iniziative promosse dalla Carta – spiega l’Assessora all’Ambiente Donatella Spano – è significativa la rilevazione quantitativa del fenomeno erosivo e del rischio di sommersione marina lungo le coste del Mediterraneo, anche in funzione della direttiva Alluvioni. Un’analisi necessaria per attuare una concreta politica di adattamento ai rischi naturali e antropici delle zone costiere, favorendo così la riqualificazione dei territori costieri per una crescita sostenibile”.
L’Assessora rivendica, inoltre, l’operato della giunta di centrosinistra in merito alla tutela delle coste: “In questi ultimi quattro anni sono stati finanziati interventi di tutela delle coste e mitigazione del rischio idrogeologico nei Comuni di Alghero, Arbus, Badesi, Budoni, Cagliari, Calasetta, Capoterra, Dorgali, Pula, Posada, Porto Torres, San Teodoro, San Vero Milis, Sinnai, Sarroch, Sorso e Valledoria. Dal 2014 a oggi, poi, sono stati investiti 18,4 milioni di euro finanziando interventi su ambiti costieri rocciosi o spiagge di sabbia ricadenti nei diversi comuni”.
Fonti: Unione Sarda, Sardinia Post e Sardegna Oggi
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