SUMMIT PER IL NUCLEARE


Francia: “Italia inclusa tra i paesi favorevoli al nucleare”. Il ministero dell’Ambiente smentisce. Salvini: “Un dovere investire nell’atomo”

Oggi si svolge a Stoccolma la riunione dei Paesi favorevoli al Nucleare per poter raggiungere l’indipendenza energetica e la neutralità carbonica, ovvero un saldo pari a zero tra la CO2 emessa e quella riassorbita. L’obiettivo del summit è quello di creare un’alleanza nucleare per inserire quest’ultimo accanto alle rinnovabili come pilastro della transizione energetica della nazione. I Paesi possono decidere il loro mix energetico tra questi due tipi di fonti. Il vicepremier Salvini, ministro alle infrastrutture, scrive “Investire sul nucleare pulito e sicuro di ultima generazione è un dovere sociale, economico e ambientale. Avanti futuro!”.

A questo summit avrebbe dovuto partecipare, secondo la Ministra per la Transizione Ecologica francese, anche l’Italia. Il leader dei Verdi Angelo Bonelli ha subito emesso la seguente nota: “Con quale mandato parlamentare domani l’Italia parteciperà all’incontro per una ‘Alleanza nucleare’, promosso dalla Francia a margine dei lavori del Consiglio Ue informale dell’energia? Se il governo Meloni vuole riportare il nucleare in Italia – dopo ben due referendum in cui la stragrande maggioranza degli italiani ha votato contro – venga in Parlamento, che di questa ‘Alleanza nucleare’ non è stato informato, ci porti i termini dell’accordo e promuova una nuova legge che, nel caso venisse approvata, ci vedrà in prima linea a promuovere un terzo referendum”.

Immediata, però, arriva la smentita del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin: “Non è prevista la presenza di nessun rappresentante italiano domani (oggi – ndr) a Stoccolma a incontri che avranno per oggetto la tematica del nucleare”.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Staremo a vedere. Intanto lancio un sondaggio tra voi lettori del mio blog: In caso di indizione di un terzo referendum sul nucleare, sareste FAVOREVOLI o CONTRARI?

L’AGRIVOLTAICO


Foto Shutterstock

In questi mesi si sta parlando di Agrivoltaico, il fotovoltaico in agricoltura. Ma cos’è l’agrivoltaico, e come funziona? Dopo la schizzata in alto dei costi energetici ognuno cerca in tutti i modi di risparmiare ciò che può risparmiare, in conto di energia elettrica e di gas. Perciò migliaia di coltivatori hanno concesso in affitto ettari di terreno per vent’anni per impiantare il fotovoltaico, e far guadagnare loro dai 2.500 ai 3.500 € l’anno, ma in alcune zone della Pianura Padana i prezzi arrivano anche a toccare i 4.000 € l’anno per ogni ettaro di terreno occupato, o meglio, affittato.

Secondo Fieragricola “l’opzione di affittare i terreni per una soluzione combinata di produzione di energia elettrica attraverso pannelli agrivoltaici sospesi e una coltura sottostante è una opzione che gli agricoltori stanno prendendo in considerazione come alternativa alla creazione di associazioni temporanee di impresa, che vedono coinvolte una impresa agricola, una impresa energetica o un gruppo di imprese dedicate all’agrovoltaico. Soluzioni diverse per una nuova multifunzionalità dell’agricoltura”.

Fonte: Tiscali Ambiente

Una buona soluzione per aiutare i coltivatori in difficoltà, l’ambiente tramite il fotovoltaico e quindi la produzione nostrana di energia senza dover dipendere da altri Paesi. Tutto questo grazie alla sinergia, alla collaborazione di diversi soggetti del mercato del lavoro. Cosa ne pensate di questa iniziativa?

LA PROTESTA DELL’ “ULTIMA GENERAZIONE”


Attivisti di "Ultima Generazione No Gas No Carbone", protestano agli Uffizi

Si sono incollati al vetro che protegge il capolavoro di Botticelli, la Primavera, protestando contro le scelte dei governi nazionali e chiedendo a gran voce di curare e proteggere l’ambiente come fanno con le opere d’arte. E’ successo ieri mattina agli Uffizi di Firenze, dove due attivisti di “Ultima Generazione” hanno esposto anche uno striscione con scritto “No Gas, No Carbone”.

Clima, blitz degli attivisti di Ultima Generazione agli Uffizi: si  incollano a La Primavera di Botticelli - L'Espresso

Come ha spiegato il museo, il celebre dipinto non ha subito danni proprio per la presenza del vetro speciale installato anni fa a protezione dell’opera, anche se, specificano gli attivisti in una nota, “né la cornice né il vetro che protegge la tela sono stati esposti a un rischio. Per assicurarcene, abbiamo consultato restauratori che ci hanno consigliato l’utilizzo di un incollante adatto a vetri e cornici. È per noi importante valorizzare l’arte, anziché danneggiarla, come i nostri governi fanno con l’unico pianeta a nostra disposizione”.

La protesta è durata pochi minuti, infatti un uomo e due donne sono stati portati in caserma e denunciati per interruzione di pubblico servizio, resistenza a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata e deturpamento o imbrattamento di cose. Una protesta che si inserisce in un quadro mondiale di proteste messe in atto dagli attivisti per il clima.

Protesta per il clima agli Uffizi, si 'incollano' alla teca della Primavera  del Botticelli - gonews.it

“Perché i musei? – spiegano da Ultima Generazione in una nota – L’Italia viene riconosciuta a livello internazionale come la culla del patrimonio artistico e museale. Ultima Generazione si rivolge al mondo dell’arte per lanciare un appello accorato affinché le nostre richieste vengano portate al governo da tutte le parti sociali. Il collasso eco-climatico e sociale in atto impatterà tragicamente anche la tenuta dei luoghi di conservazione dei beni culturali. Nello stesso modo in cui difendiamo il nostro patrimonio artistico, dovremmo dedicarci alla cura e alla protezione del pianeta che condividiamo con il resto del mondo”.

Attivisti per il clima di Ultima Generazione si incollano al vetro della  «Primavera» di Botticelli - Corriere TV

Le richieste degli attivisti sono due: interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale; procedere a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20GW nell’anno corrente e creare migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile, aiutando gli operai dell’industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

FINESTRE TERMOCROMICHE


Il fotovoltaico scende dai tetti, al via la rivoluzione delle finestre termocromiche

La nuova frontiera del fotovoltaico potrebbe presto prendere piede nelle nostre case. Un team di scienziati ha testato con successo le potenzialità delle nuove celle in perovskiti installate nei vetri delle smart window (finestre intelligenti) di ultima generazione. I risultati ottenuti sembrano promettere un futuro estremamente luminoso. I moderni infissi, ribattezzate finestre termocromiche, sono dotati di vetri “intelligenti” che, al variare della temperatura esterna, riescono a modificare il proprio colore così da aumentare – o diminuire – il passaggio dei raggi solari. In questo modo sarà possibile ridurre esponenzialmente il carico termico in entrata massimizzando i consumi elettrici e l’illuminazione diurna.

Stando a quanto riferito dagli ingegneri, il prodotto rivoluzionerà il settore delle rinnovabili e consentirà di ottenere energia elettrica anche dalle abitazioni e dagli uffici incompatibili con i normali impianti fotovoltaici. Un prototipo di finestra che utilizza questa tecnologia potrebbe essere sviluppato entro un anno.

Fonte: Tiscali Ambiente

Il miglioramento dell’efficienza energetica di una casa passa anche per queste innovazioni. Le finestre fotocromatiche arriveranno anche a incrementare l’autonomia energetica delle nostre abitazioni. È una innovazione che promette molto bene.

TANDEM DI FOTOVOLTAICO


Creata in Italia una super cella solare “tandem” che rivoluzionerà il settore delle rinnovabili

È da un po’ di tempo che non tratto l’argomento delle fonti rinnovabili, ma ora vi voglio parlare di una innovazione “Made in Italy”: la Super Cella Solare che funziona in “tandem”: non c’è infatti solo una cella in silicio, tipica delle celle fotovoltaiche. C’è anche una cella fatta in perovskite. Lo studio è stato pubblicato su Joule da un team di ricercatori italiani da ricercatori Enea del Laboratorio di Tecnologie Fotovoltaiche, Università di Roma “Tor Vergata”, l’IIT – Istituto Italiano di Tecnologia.

L’unione delle celle in perovskite e in silicio avrebbe un’efficienza record superiore al 26%, anche se il loro obiettivo è quello di far superare alle celle il 30% in più di efficienza rispetto a una normale cella fotovoltaica in silicio. I ricercatori spiegano il funzionamento delle due celle accoppiate: “La cella frontale, a base di perovskite, opportunamente dimensionata, converte bene la luce blu e verde dello spettro solare, lasciando passare la luce solare rossa ed infrarossa verso la cella posteriore realizzata in silicio.

La combinazione dei due materiali massimizza l’assorbimento dei raggi solari e produce un’elevata foto-tensione, pari alla somma delle tensioni generate dalle due singole celle, producendo in questo modo una maggiore efficienza rispetto ad una singola cella solare. Due elementi chiave nella realizzazione della cella tandem hanno permesso di ottenere alta efficienza: il grafene ha migliorato le prestazioni nella cella in perovskite, mentre l’eterogiunzione con film amorfi nella cella posteriore in silicio ha consentito di aumentarne la tensione”.

Fonte: tiscali ambiente

Una bella innovazione nel campo delle energie rinnovabili, ma che mi lascia una domanda: come si ricicla la perovskite? Quali sono i costi di smaltimento delle singole celle, ma soprattutto il loro procedimento?

NUOVA ENERGIA RINNOVABILE?


La nuova tecnologia verde che produce elettricità dall’umidità dell’aria

In una Università del Massachusetts, ma non si tratta del MIT, hanno sviluppato un dispositivo, chiamato AirGen, che utilizza una proteina naturale per creare elettricità dall’umidità presente nell’aria. Questa tecnologia potrebbe avere implicazioni significative per il futuro delle energie rinnovabili, dei cambiamenti climatici e in il futuro della medicina.

«Con nanofili proteici elettricamente conduttivi prodotti dal microbo Geobacter. L’Air-gen collega gli elettrodi ai nanofili proteici in modo tale che la corrente elettrica sia generata dal vapore acqueo naturalmente presente nell’atmosfera». L’ingegnere elettrico Jun Yao sottolinea che «stiamo letteralmente producendo elettricità dal nulla. L’Air-gen genera energia pulita 24 ore su 24».

La nuova tecnologia sviluppata nel laboratorio di Yao è non inquinante, rinnovabile ed economica. Può produrre energia anche in aree con umidità estremamente bassa come il deserto del Sahara. Ha vantaggi significativi rispetto ad altre forme di energia rinnovabile tra cui il solare e l’eolico perché a differenza di queste altre fonti di energia rinnovabile, l’Air-gen non richiede luce solare o energia eolica e funziona anche al chiuso.

All’Università asseriscono che «l’attuale generazione di dispositivi Air-gen è in grado di alimentare piccoli componenti elettronici» e pensano che presto le applicazioni dell’invenzione potranno essere commercializzate. I loro prossimi passi prevedono lo sviluppo di una piccola “patch” Air-gen in grado di alimentare dispositivi elettronici indossabili come monitor per la salute e il fitness e orologi intelligenti, che eliminerebbero il bisogno delle batterie tradizionali, ma i ricercatori sperano anche di sviluppare l’Air-gens per eliminare la ricarica periodica dei telefoni cellulari.

Oltre ad Air-gen, il laboratorio di Yao ha sviluppato molte altre applicazioni con i nanofili proteici e Yao conclude: «Questo è solo l’inizio della nuova era dei dispositivi elettronici basati sulle proteine».

Fonte: Tiscali.it

Una scoperta molto interessante, e sono fiducioso. Cosa ne pensate voi? Siete ottimisti?

PARTITO IL CONCORSO “CASE CHE SEMBRANO FACCE”!


Il design, si sa, è molto importante nella moderna società del bello. Uno acquista qualcosa non tanto perché è utile, ma perché è bello. Anche l’edilizia si sta adattando al bello, al curioso, al simpatico. Perciò in Australia, in una piccola località in provincia di Sydney, hanno indetto il primo concorso “Similar Faces Houses”, che tradotto significa “Case che sembrano facce”.

La casa ritenuta più bella, più divertente, più buffa, verrà premiata con 100.000 dollari australiani, che equivalgono circa a 70.000 euro. Il verdetto verrà decretato da una giuria composta da 5 geometri, 4 architetti e 1 ingegnere edile, che, in base a determinati parametri, valuterà e deciderà quale sarà il vincitore. I giudici avranno tempo fino venerdì 21 aprile, tre settimane di tempo, dopodiché sabato 22 decreteranno il vincitore, il quale verrà premiato sabato 29.

Attenzione però perché i giudici non guardano solo all’estetica, ma all’efficienza della casa, in conto di risparmio energetico, di riduzione dei rifuti, di riciclo, di efficienza energetica, se utilizza o meno il fotovoltaico, se si cura il verde… quindi si guarda anche all’utile. Si unisce l’utile al dilettevole.

Siete curiosi di sapere come sono ste facce? E allora guardiamocele, le case in concorso:

Risultati immagini per facciate di case che sembrano facce

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Immagine correlata

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SION, LA PRIMA AUTO SOLARE PER TUTTI


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Si chiama Sion, la prima auto solarepopolare“, cioè ad un prezzo accessibile a tutti. Promette di stravolgere l’intero mercato automobilistico, e sarà in commercio verso Gennaio 2018. Offre dai 120 ai 250 km di autonomia, e costerà a partire da 12.000 €. C’è da dire, però, che nel prezzo non è inclusa la batteria per ricaricare i pannelli solari, per la quale è previsto un canone mensile.

E’ nata in Germania, progettata dalla start-up Sono Motors, grazie all’idea di tre giovani neolaureati che per ben 4 anni hanno lavorato “al buio” di un garage a Monaco di Baviera, riuscendo a creare un prototipo. All’inizio del 2018 verranno immesse sul mercato due versioni: la Urban, dotata di batteria che offre autonomia per 120 km al prezzo di 12mila euro; e la Extender, modello dotato di celle solari da 30 kw/h e con autonomia di 250 km al costo di 16.000 €.

Entrambi i modelli saranno dotati di 7,5 mq di pannelli fotovoltaici che, durante la giornata, potrebbero far recuperare una carica sufficiente a percorrere ulteriori 30 km. Inoltre ci sarà un accumulatore che, attaccato a una spina, fornirà 2.000 watt di energia. Infine c’è una curiosità: per purificare l’aria i tre ragazzi hanno pensato di piantare dei licheni sul cruscotto, che il guidatore dovrà curare.

Fonte: tiscali ambiente

Complimenti a questi piccoli grandi geni che meritano il premio nobel. Io la voglio! E voi?

PRIMA LEZIONE: DISASTRO AMBIENTALE IN LIGURIA


petrolio polcevera

Disastro ambientale ieri notte in Liguria a causa della rottura di un oleodotto, che ha causato lo sversamento, nel letto del fiume Polcevera, di migliaia di litri di petrolio. Ironia della sorte, questo disastro ambientale è avvenuto esattamente nelle stesse ore in cui si votava per il referendum sulle trivelle.

Questo è ciò che rischiamo continuando a investire sulle energie fossili: una fonte energetica obsoleta, antieconomica e antiecologica che distrugge la nostra salute ed il nostro ambiente. Questo è il disastro che ci siamo andati a cercare per via del forte astensionismo sul referendum per smantellare le trivelle. E questa è solo una prima (ma spero unica) lezione. Un primo (ma spero unico) castigo, per non aver fermato i petrolieri.

Questo è ciò che provoca lo sviluppo voluto dal Governo Renzi. Questi sono gli unici posti di lavoro che il Governo vuole mantenere e aumentare. Queste sono le conseguenze della maledizione del lavoro sporco, l’unico tipo di lavoro che un Governo amico dei petrolieri sa dare. “L’albero buono non può dare frutti cattivi, né l’albero cattivo può dare frutti buoni“. Dai frutti che dà si riconosce una persona. E anche un Governo.

L’unica salvezza è investire fortemente sulle energie rinnovabili: eolico, fotovoltaico, idroelettrico, geotermico, eccetera. Cosa che il Governo Renzi si rifiuta di fare, e mentisce spudoratamente, dicendo che sta investendo sulle energie rinnovabili.

E’ strano però che da quando c’è lui gli incentivi a petrolio, carbone e gas crescono, e quelli alle fonti rinnovabili diminuiscono. Nel 2012 erano entrati in esercizio quasi 150mila nuovi impianti fotovoltaici, mentre nel 2014, anno di insediamento del Governo Renzi, i nuovi impianti entrati in esercizio sono stati appena 722.

Fonte: Repubblica.it

Non è possibile chiudere gli occhi di fronte all’evidenza: petrolio = morte, rinnovabili = presente e futuro. Non è possibile continuare a far finta di nulla. Il petrolio e le energie fossili danneggiano, inquinano, danno pane avvelenato, morte, tanta sofferenza. Basta con le energie fossili, basta con il petrolio, basta con le infrastrutture sporche. E’ il momento di cambiare, sul serio.

ROLL-ARRAY: IL FOTOVOLTAICO CHE SI SROTOLA


fotovoltaico srotolabile

Ecco un’altra bella ecoinnovazione che mi piace: Roll-Array, il primo impianto fotovoltaico che si può arrotolare, portare via con se dappertutto e srotolare. Ormai la tecnologia non conosce limiti o confini. Va sempre avanti, e ogni ulteriore scoperta in ambito delle fonti rinnovabili serve sicuramente a migliorare il nostro futuro, e anche il nostro presente.

Roll-Array è costituito da moduli in seleniuro di rame indio giallo, molto flessibili, e soprattutto costano meno dei moduli in silicio e si dice abbiano una minore perdita di efficienza rispetto ai normali moduli che conosciamo. L’impianto può essere trasportato facilmente all’interno di un container, permettendo all’energia solare di raggiungere luoghi finora inaccessibili.

Secondo le stime fornite dalla compagnia Renovagen, produttrice dell’impianto, quest’ultimo, largo 5 metri e lungo fino a 200 metri, raggiunge una potenza di 100kWp, pari a 10 volte in più la potenza degli impianti solari portatili in commercio.

Grazie al “tappeto fotovoltaico” i tempi di installazione di un impianto standard si riducono da una media di 22 ore ad appena 2 minuti. I pannelli, una volta installati vengono ancorati al suolo e sono in grado di resistere a venti molto forti. Le batterie per l’accumulo dell’energia e gli inverter sono fissati alla base dei pannelli. Il processo di installazione richiede in tutto appena 5 minuti. Trascorso questo tempo l’impianto fotovoltaico è pronto a generare e a stoccare energia pulita.  

La compagnia produttrice dell’impianto spiega che questa tipologia di impianto è indicata soprattutto per i terreni pianeggianti e laddove ci siano grandi superfici da ricoprire di pannelli in tempi brevi.

Fonte: greenstyle.it

Davvero una bella ecoinnovazione che ci consentirà di produrre e di consumare energia completamente pulita e a costo zero. E come dico sempre: a ogni kw in più prodotto da una fonte rinnovabile deve corrispondere un kw in meno prodotto da fonti fossili o nucleari. Con queste scoperte si può davvero raggiungere l’indipendenza energetica da combustibili fossili, nel più totale rispetto dell’ambiente e di noi stessi.

SARDEGNA GREEN


fonti rinnovabili

Secondo l’ultimo rapporto dell’Ufficio Studi di Confartigianato, in Sardegna cresce la produzione procapite di energia da fonti rinnovabili (1.083 watt procapite), e si assesta il numero delle imprese delle rinnovabili (2.000). Con questi dati la Sardegna si aggiudica il terzo posto nella classifica delle regioni più green.

Nei vari settori di produzione, la Sardegna occupa una posizione di spicco anche nell’eolico (terza in Italia con 599 w), nel fotovoltaico (settima con 440 w per abitante), nell’idroelettrico (nona con 280 w) e nelle biomasse (dodicesima con 54 w).

Fonte: cagliaripad.it

Questi dati confermano che nonostante la crisi e i grossi tagli agli incentivi, un settore così importante e strategico come quello delle fonti rinnovabili e pulite offre grandi opportunità di sviluppo e di occupazione, e dimostra come questo settore sia imprescindibile per il nostro presente e futuro.

FOTOVOLTAICO RICICLABILE ED EFFICIENTE


fotovoltaico

Ancora una ecoinnovazione, ancora Made in Italy. Dopo la bicicletta con i pannelli fotovoltaici, di cui vi ho parlato alcuni post fa, eccovi il fotovoltaico applicabile ovunque, su moltissime superfici, efficientissimo (il triplo dei moduli in silicio) e realizzato su supporti in plastica riciclabile. Ed è prodotto in Italia, dalla fiorentina EnEco Group, specializzata proprio nel settore delle rinnovabili.

Possono essere utilizzati per “l’alimentazione di batterie in auto elettriche, camper e caravan, per la refrigerazione di veicoli frigo, per l’alimentazione di aria condizionata su autobus, o per la produzione di energia di bordo nella nautica, nelle costruzioni, o in droni alimentati elettricamente, in pensiline e stazioni di ricarica e molte altre“.

Per conoscere gli altri usi che si possono fare del fotovoltaico riciclabile vi rimando a questo articolo.

Io penso che ci voglia un EXPO dedicato ai passi da gigante che l’energia rinnovabile ha fatto in questi anni, e all’alternativa credibile che può rappresentare rispetto al carbone, al nucleare, al petrolio, eccetera. E’ meraviglioso. Voi cosa ne pensate?

BICI ELETTRICA CON PANNELLI SOLARI


bici elettrica

Spesso sono costretto a raccontarvi di scoperte ed invenzioni americane, soprattutto del MIT, Massachusetts Institute of Technology, e mi chiedo sempre: perché in Italia non c’è un istituto del genere? Perché in Italia non si fanno scoperte e non si investe nella ricerca? Oggi invece vi racconterò un’invenzione tutta Fatta in Italia: la bici elettricasolare“, con i pannelli fotovoltaici nel telaio.

Questa bicicletta, in vendita da giugno, garantisce un’autonomia di 15 km. I pannelli solari sfruttano sia l’energia diretta che quella passiva, ma se l’energia solare non dovesse bastare, si può passare facilmente alle fonti di energia tradizionali che garantiscono un’autonomia di 90 chilometri.

Unica nota negativa è il prezzo: 5.900 euro. Per questo l’azienda produttrice ha pensato di dotarla di un sistema antifurto e GPS che la rende rintracciabile.

A mio parere, prezzo a parte, ciò che non mi convince molto è la poca autonomia che garantiscono i pannelli fotovoltaici. Forse i pannelli sono troppo piccoli, e dunque possono produrre pochissima energia. Date le loro dimensioni posso pensare che siano molto efficienti se garantiscono 15 km di autonomia. Però direi che questo è già l’inizio di una nuova era. E voi cosa ne pensate di questa nuova tecnologia?

ENERGIA CONDIVISA, ARRIVA IL SOLAR SHARE


solar share

Arriva in Italia la Solar Share, la condivisione dell’energia solare. Direttamente dal Massachusetts in Italia attraverso il primo impianto nazionale per la condivisione a distanza dell’energia solare. Il servizio è in grado di superare qualsiasi limite geografico, sfruttando l’energia prodotta dall’impianto solare di Lecce: “La Masseria del Sole“.

In Massachusetts, chi ha un tetto adatto, può entrare a far parte del “Solar Sharing Network” installando gratuitamente i pannelli e condividendo l’energia con la comunità; coloro che non ne hanno la possibilità, perché i tetti sono ombreggiati o magari vivono in appartamenti, possono acquistarla a loro piacimento. Così sarà pure in Italia, grazie ad una Cooperativa. L’impianto produrrà ogni giorno energia che la Cooperativa fornirà direttamente a casa dell’utente, anche se l’impianto fotovoltaico è a Lecce e la casa da alimentare si trova a Milano.

La Condivisione Energetica non è una novita. In Europa, infatti, vi sono diversi esempi: in Belgio, la Cooperativa Ecopower ha oltre 45.000 soci, 26 MW di impianti installati e 95 milioni di chilowattora all’anno di energia verde prodotta. In Germania, sono oltre 80.000 le famiglie che partecipano a cooperative per l’autoproduzione di energia rinnovabile. In Italia, esistono diverse cooperative solari e un importante esempio è la Cooperativa Energyland di Verona, in cui circa 100 famiglie producono la propria energia con un impianto fotovoltaico collettivo.

Fonte: pianetacellulare.it

Una bella opportunità di sviluppo per questo settore che deve diventare strategico per il nostro “Paese del Sole”. Cosa ne pensate?

ENERGIE RINNOVABILI: ITALIA IN NETTA CONTROTENDENZA


fonti rinnovabili

Come spiega questo articolo di ecoblog, dal rapporto annuale della Bloomberg New Energy Finance emerge un quadro positivo a livello globale per quanto riguarda gli investimenti nelle fonti rinnovabili nell’anno appena trascorso, registrando una crescita degli investimenti in fonti rinnovabili, rispetto al 2013, del 16%. A livello globale sono stati investiti 310 miliardi di dollari in nuovi impianti di fonti rinnovabili.

A questo dato positivo hanno concorso sicuramente gli investimenti nell’eolico offshore in Europa, e nel solare in Cina e negli Stati Uniti. Il settore dove si sono registrati maggiori investimenti è stato quello del fotovoltaico, con un aumento del 25% degli investimenti rispetto all’anno precedente. In Europa la crescita è stata appena dell’1% per quanto riguarda gli investimenti, e si sono concentrati tutti sull’Eolico Offshore (quello in mare, per intenderci).

L’Italia, da buona Italia come la conosciamo noi con tutti i suoi difetti, è in netta controtendenza rispetto al resto del mondo. Pensate che gli investimenti nel settore delle energie rinnovabili in Italia sono crollati del 60%. -60% di investimenti in energie rinnovabili. Questo è dovuto soprattutto al taglio degli investimenti per agevolare le tariffe degli impianti fotovoltaici.

Come volevasi dimostrare: l’Italia ha perso la sua cultura ambientalista, ecologista. Ha perso le sue radici, affondate nel cemento e nelle grandi e piccole opere più dannose che benefiche. E infatti si vede anche dai risultati elettorali che gli ecologisti in Italia sono meno dell’1% della popolazione. Un dato davvero scoraggiante e che fa sentire tutti i suoi effetti negativi. Destiamoci.

ECCO I GIRASOLI SOLARI


girasoli solari

E’ da un bel pò che non vi parlo di ecoinnovazioni, di energia rinnovabile e di fotovoltaico. A dire il vero, purtroppo, ho anche perso la passione per questi temi, e per le energie rinnovabili. All’inizio era una novità, ma man mano che si stanno diffondendo sempre più non sono più una novità, non c’è più la meraviglia di una volta…

C’è da dire pure che in molti le stanno combattendo: il fotovoltaico a terra no perché i campi vanno coltivati e non riempiti di pannelli, l’eolico no perché impatta con il paesaggio con pale troppo alte e che uccidono l’avifauna, e perché diversi personaggi della malavita e della politica sono coinvolti in appalti legati all’eolico. E tutte queste dicerie, oltre ai tagli del governo, mi stanno scoraggiando…

girasoli solari 2

Però la tecnologia continua ad avanzare, e a proporci ecoinnovazioni, prodotti che possono migliorare l’efficienza delle energie rinnovabili. Ed eccovi dunque i girasoli solari, presentati dall’azienda IBM. I prototipi sono alti dieci metri, sono fatti in calcestruzzo e dotati di specchi in alluminio. Sono capaci di convertire circa l’80% della radiazione solare sia in energia elettrica, sia in acqua calda, arrivando a generare fino a 12 MW di energia elettrica, e 20 MW di calore, sufficienti ad alimentare il fabbisogno energetico di circa dieci abitazioni.

Il girasole segue il sole e così anche anche nell’impianto della IBM e ciò per garantire il massimo dell’efficienza tanto che un cluster di celle fotovoltaiche e montate su una piattaforma rialzata le cattura proprio per evitare ogni forma di dispersione. I girasoli dovrebbero entrare in commercio a partire dal 2017, ad un prezzo che è un terzo degli attuali convertitori solari.

Foto e notizia prese dal sito ecoblog.it. Una bella ecoinnovazione che aiuterà di certo a risparmiare sull’energia sporca e a migliorare l’efficienza e la qualità della nostra vita e della nostra energia. Cosa ne pensate?

IL FIORE SOLARE


solar flower

Ecco il Solar Flower, il Fiore Solare fai da te. Il fiore artificiale che produce e raccoglie l’energia solare per destinarla a vari utilizzi. Lo si può realizzare a casa propria riciclando alcuni materiali in disuso e seguendo il tutorial che si trova in rete sul sito ufficiale. Solar Flower è un progetto ideato da Daniel Connel che permette di utilizzare l’energia del sole attraverso il calore senza cioè convertirla in elettricità. Il dispositivo può essere usato in mille modi diversi ad esempio basterebbe aggiungere una turbina a vapore per trasformarlo in un generatore di energia elettrica. Già di per se il Solar Flower attraverso il calore e il vapore che genera può offrire una soluzione sostenibile per il riscaldamento e la depurazione dell’acqua, cottura di alimenti, conversione di rifiuto organico in carbone da utilizzare in cucina o per la stufa

Si tratta di un progetto open source in quanto chiunque può prendere le informazioni messe a disposizione sul sito ufficiale per costruirselo a casa propria ed eventualmente migliorarlo: il costo è solo di 100 euro per le attrezzature. Il progetto è solo all’inizio e per adesso le informazioni sono solo in lingua inglese ma Connel sta cercando traduttori per espanderlo in più paesi del mondo.

(FONTE: ilfattaccio.org) (foto presa da tecnologia-ambiente.it)

BENVENUTI AL LAGO NORD


polo nord

Son talmente ecologista che quando mia mamma sbrina il frigorifero, porto il ghiaccio direttamente al Polo Nord“. Questa mia battuta in realtà potrebbe anche tornare utile, perché il ghiaccio si sta sciogliendo veramente al Polo Nord, e ad alta velocità, tanto che, come denunciano gli esperti, sta diventando un grande LAGO. Il Lago Nord. Attualmente nel Mar Glaciale Artico le temperature registrate sono da uno a tre gradi centigradi superiori alla media di stagione.

Luglio è il mese di maggiore fusione per l’Artico, tuttavia quest’anno la situazione è destinata a peggiorare: durante la settimana, infatti, è previsto l’arrivo di un ciclone artico che frantumerà ulteriormente il ghiaccio e porterà acqua calda, accellerando lo scioglimento. Tuttavia, il record storico per la minore quantità di ghiaccio rimane quello del 16 settembre 2012: il livello più basso da quando sono iniziati i rilevamenti nel 1970.

Insomma, l’Artico è in grande pericolo, tanto che addirittura lo Stretto di Bering si è aperto! Un allarme da non sottovalutare lo scioglimento dei ghiacciai nell’Artico, e non solo per via dell’innalzamento delle acque del mare fino a sette metri. E ora pensano addirittura di specularci sopra, con “nuove rotte commerciali“!

E’ giunta l’ora di lasciare il petrolio, il carbone, il nucleare, il gas. E’ FINITA l’era del petrolio. Inizia l’era delle Fonti Rinnovabili: Fotovoltaico, Eolico, Geotermia, Idroelettrico. A ogni chilowatt in più prodotta e consumata da fonti rinnovabili, DEVE CORRISPONDERE un chilowatt in meno prodotto e consumato da fonti fossili e nucleari. Solo così potremo, pian piano, migliorare le cose.

ARRIVA IL MODULO FOTOVOLTAICO CHE STOCCA L’ENERGIA!


fotovoltaico

Arriva il modulo fotovoltaico che impara a stoccare l’energia, senza bisogno delle batterie! Il progetto arriva dall’Universita del Wisconsin, che ha messo a punto un rivoluzionario modulo solare in grado, contemporaneamente, di generare elettricità dalla luce del sole e di sequestrarla al suo interno. Il sito rinnovabili.it ci spiega come funziona (per chi ne capisce… 😀 ):

Lo strato superiore di ogni cella fotovoltaica è costituito da un elettrodo convenzionale che “converte” i fotoni in entrata in elettroni. Durante questo processo, gli elettroni prendono due direzioni: la maggior parte fluisce fuori dal dispositivo per supportare il carico di potenza, mentre alcuni sono dirottati verso un polimero in fluoruro polivinilidene (PVDF) ricoperto di nanofili di ossido di zinco. Il PVDF possiede un’elevata costante dielettrica elevata, elemento necessario alle soluzioni di stoccaggio energetico. Quando non c’è il sole, l’energia immagazzinata torna attraverso i nanofili ad alimentare il carico“. 

Attualmente questa tecnologia converte solo il 4% della luce in entrata, ma i ricercatori sono pronti a scommettere che si possa migliorare notevolmente l’efficienza di conversione e la quantità di energia immagazzinabile.

Cosa ne pensate di questa nuova tecnologia? Vi sorprende ancora il fatto che le novità vengano scoperte all’estero e non in Italia, dove non si finanzia la ricerca?

TUTELA DEL PAESAGGIO SENZA COMPROMESSI


ischia

Sulla tutela del paesaggio non si accettano compromessi. Nessun condono edilizio può essere ammesso o sanato. Da parte di nessuno, tanto meno da parte di chi sventola la bandiera verde dell’ecologia per fare campagna elettorale. Mi riferisco ai cari amici del MoVimento 5 Stelle, che hanno presentato una proposta di condono edilizio ad Ischia. Una sorta di sanatoria per tutta l’edilizia abusiva, anche quella costruita in zone di altissimo pregio e vincolate. Basta mettere qualche pannello solare e fare l’adeguamento sismico.

La proposta del MoVimento 5 Stelle isolano è molto pericolosa, perché si sventola la bandiera dell’energia rinnovabile e dell’adeguamento antisismico per sanare l’insanabile. Chi controllerà che gli abusivi facciano la riconversione ecologica dei loro abusi? I vigili urbani che hanno fatto finta di non vedere che quegli abusi venivano realizzati a centinaia in aree con forte rischio idrogeologico, accanto ai corsi d’acqua e senza allacci fognari? Mi sembra una soluzione inaccettabile. Qui troverete l’articolo con tutte le spiegazioni che i pentastellati danno alla loro proposta.

Non sarebbe meglio, invece, censire le case di ogni comune, trovare quelle abusive, quelle abbandonate, ristrutturare quelle abbandonate, trasferire gli abusivi nelle case vuote e abbandonate, già costruite, e abbattere le case abusive, dando allo stesso tempo un altro tetto agli abusivi? Scusate il gioco di parole… Ma sull’ambiente non si gioca, perché significherebbe giocare sulle spalle dei nostri figli, senza lasciare loro il minimo spazio verde su cui giocare.

TENDA FOTOVOLTAICA


tenda fotovoltaica

La tenda fotovoltaica è un’ottima alternativa per chi non può installare un impianto fotovoltaico sul tetto.
Una normale tenda da esterno, che protegge dall’irraggiamento del sole e contribuisce ad aumentare il comfort climatico e il risparmio energetico degli ambienti. Inoltre funziona come un vero e proprio impianto fotovoltaico per lo sfruttamento dell’energia solare. Il segreto è lo speciale telo, costituito da moduli fotovoltaici di silicio amorfo a doppia giunzione racchiuso in un film flessibile, che permette di trasformare i raggi solari in energia elettrica. La soluzione, è “grid connected”: può essere connessa alla rete e beneficiare del Conto Energia. In questo modo, grazie ai contributi previsti dalle norme attuali, si ripaga da sola e garantisce anche un ritorno economico. La tenda fotovoltaica avvolgibile rientra, infatti, nella categoria dei piccoli impianti domestici da 1 a 3 kW totalmente integrati. Percepirà per questo la tariffa incentivante maggiore, consentendo un rientro dell’investimento in soli dieci anni. La tenda porta il marchio Aurora.
I vantaggi:
Il risparmio sulla bolletta, derivante dall’utilizzo dell’energia prodotta per i propri consumi, e l’eventuale vendita di energia alla rete oltre alla riduzione dell’irraggiamento solare.
Il sistema offre nuove opportunità di applicazione del fotovoltaico: Aurora infatti grazie alla propria versatilità può essere installata anche in contesti fino ad oggi preclusi ai pannelli tradizionali per motivi di spazio o di estetica, (condomini, villette a schiera, edifici in centro storico, ecc.).

(FONTE: www.tecnologia-ambiente.it)

Ormai il mercato delle fonti rinnovabili, e in particolare del fotovoltaico, non ha confini, e si estende a tutti i prodotti che conosciamo. Funziona su tutto, ti fa risparmiare ed è un investimento che ti può portare anche ad un guadagno economico. Nonostante non dovrei esserlo, per via della sempre maggiore diffusione del fotovoltaico, sono sorpreso e stupito. Il fotovoltaico merita di essere… sulla testa di tutti.

SOLAR WINDOW, LA FINESTRA SOLARE E’ REALTA’


finestra solare

Una finestra solare è data da un rivestimento fotovoltaico posto su una superficie di vetro trasparente. Non si tratta di un’invenzione futuristica ma di una tecnologia già esistente, conosciuta come SolarWindow. La tecnologia SolarWindow per il suo sviluppo, ha richiesto ben 14 brevetti, e sfrutta il cosiddetto “solare organico“.

SolarWindow è una tecnologia che consente la produzione di elettricità attraverso una superficie di vetro trasparente. Così le finestre di casa possono trasformarsi in piccole centrali elettriche.

Il sistema SolarWindow consiste in un rivestimento fotovoltaico che sfrutta l’energia solare e le fonti di luce artificiale (lampade fluorescenti o LED) per produrre energia elettrica, tutto questo con l’applicazione su una superficie trasparente, proprio come quella delle finestre.

(FONTE: tecnologia-ambiente)

Bellissima! Cosa ne pensate?

FOTOVOLTAICO: COME EVITARE DI CONSUMARE SUOLO FERTILE


barriera antirumore fotovoltaica

Premetto che il fotovoltaico si adatta dappertutto, a qualsiasi tipo di situazione, di condizione e di posizionamento. E’ sempre un vantaggio: economico, sociale e ambientale. Tuttavia l’ “ovunque e comunque” può creare disagi e danni, e può infangare qualsiasi energia pulita.

Così il Comune di Isera (TN), in località Marano, ha fatto installare un chilometro di barriera antirumore fotovoltaica, anche per evitare di consumare suolo agricolo e fertile. Una soluzione intelligente, se si considera che il rivestimento anteriore con pannelli fotovoltaici, verticali in basso e inclinati nella parte superiore per sfruttare l’irraggiamento migliore, può garantire una produttività annuale di energia elettrica stimata in quasi 700.000 kWh.

Una soluzione che concilia la fame di energia, e di un’energia pulita, con la salvaguardia dell’ambiente, e per evitare ulteriore consumo del suolo.

NUOVI INCENTIVI AL FOTOVOLTAICO DOMESTICO


pannelli fotovoltaici

L’Agenzia delle Entrate ha accolto la richiesta di detrazione fiscale al 50% in caso di istallazione di fotovoltaico domestico. La richiesta era stata avanzata dalla Confindustria ANIE nello scorso ottobre, chiedendo che la detrazione IRPEF del 50% fosse applicabile alle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica fino a 20 kW nominale, ovverosia la dimensione tipica negli edifici residenziali.

Per beneficiare della detrazione del 50% l’installazione deve, essenzialmente, far fronte ai bisogni energetici dell’abitazione, mai benefici fiscali non possono essere cumulati con quelli concessi dal V Conto Energia.

Chi deciderà di installare un impianto fotovoltaico sul tetto di casa, inoltre, non dovrà produrre la documentazione attestante il risparmio energetico, poiché, anche in virtù delle indicazioni del MISE, sarà la realizzazione stessa dell’impianto fotovoltaico a migliorare la prestazione energetica dell’edificio, semplificando gli iter burocratici relativi alla certificazione energetica e riducendo gli oneri. Insomma, dopo anni di sofferenza dovuti all’esaurimento delle agevolazioni sulle rinnovabili, il settore del fotovoltaico ha accolto con soddisfazione la notizia.

(Fonte: Ecoblog.it)

E allora, cosa aspettiamo? Installiamo anche noi un impianto fotovoltaico domestico, approfittiamo di questi nuovi incentivi.

ANCHE LA FRANCIA CONTRO IL NUCLEARE


nucleare

Al grido di “Mai più Fukushima“, diverse migliaia di persone (4.000 per la Questura, 20.000 per gli organizzatori) hanno sfilato a Parigi contro il nucleare civile e militare, a due anni dalla catastrofe di Fukushima in Giappone. I manifestanti hanno sfilato tenendosi per mano e formando così una lunghissima catena umana. Noi in Italia, due volte siamo stati interpellati, due volte abbiamo risposto in massa: NO al nucleare. Civile o militare che sia. E oggi lo voglio ribadire: NO al nucleare, Sì al fotovoltaico e all’eolico nel Paese del Sole e del Vento