NUOVE SCOPERTE ARCHEOLOGICHE


Toscana, scoperte 24 statue di bronzo nel santuario romano di San Casciano  dei Bagni

San Casciano come Riace: sono state trovate, protette dal fango e dalle acque calde, 24 statuette in bronzo, alcune delle quali sono alte un metro. Una grande scoperta archeologica in provincia di Siena. I reperti archeologici riportano iscrizioni votive in etrusco e in latino risalenti a un periodo tra il secondo e il primo secolo Avanti Cristo. Inoltre sono state rinvenute in precedenza anche migliaia di monete.

Ora gli scavi si fermeranno per riprendere in primavera. Nel frattempo si provvederà al restauro delle statue. Per consentirne successivamente la fruizione al pubblico (possibilmente anche scolaresche in visita) le statue verranno ospitate all’interno di un palazzo cinquecentesco nello stesso borgo della provincia di Siena: un museo al quale si aggiungerà in futuro un parco archeologico.

A 130 metri di profondità oltre 300 anfore di epoca punica

Nel mare di Pantelleria invece sono state rinvenute 300 anfore di età punica. La scoperta, ad opera dei subacquei della Sdss, è avvenuta nell’ambito del progetto “Pantelleria 2022”, coordinato dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana.

Belle notizie dunque, che aumentano la nostra ricchezza archeologica e stimolano sempre più turisti a venire da noi per ammirare le nostre meraviglie. Che gioia quanto sento queste notizie 🙂 

BUONA PASQUA A TUTTI VOI!


La catena dell'Himalaya visibile dopo 30 anni. Foto di @jeetender via Twitter

Cari amici, anche se diversa, anche se rinchiusi, anche se non la possiamo festeggiare, vi auguro comunque una Pasqua serena e felice. Al di là del Coronavirus. Il quale ha anche i suoi effetti collaterali positivi. Infatti, a causa del coronavirus c’è il “lockdown”, cioè la chiusura totale di tutte le attività, in tutto il mondo. E qual è l’effetto del lockdown? Quello di ridurre sensibilmente l’inquinamento. Così sensibilmente che dopo 30 anni, nel Punjab, si torna a vedere la catena montuosa dell’Himalaya, a 200 km di distanza. Non è uno spettacolo?

Intanto domani mi appresto a vivere la mia Pasquetta virtuale. Infatti su youtube c’è il canale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo: MiBACT. Con la collaborazione del FAI possiamo goderci lo spettacolo delle riprese fatte con un drone, e viaggiare così almeno virtualmente tra le bellezze dell’Italia, e uscire almeno per qualche minuto da casa nostra, come se fossimo lì.

Una bella iniziativa per chi quest’anno è costretto a saltare la Pasquetta con la visita dei posti più belli, come un tour virtuale a Pompei o nella Baia di Ieranto.

E allora, buona Pasqua e buona Pasquetta a tutti voi, sperando di poter godere di queste bellezze l’anno prossimo dal vivo.

EGITTO: SCOPERTA FARAONICA


Scoperta archeologica letteralmente faraonica in Egitto: hanno infatti scoperto una statua gigantesca del Faraone Ramses II. E’ lunga ben 8 metri, ed era sepolta sotto il fango in una baraccopoli del Cairo, tra le rovine di Eliopoli. Il Ministro dell’Antichità egiziano riferisce che si tratta di una delle scoperte più importanti per l’Egitto. Accanto a questa statua, anche un’altra di circa un metro d’altezza raffigurante il Faraone Seti II.

Fonte e immagini: Il Fatto Quotidiano

E’ una scoperta che andrà ad arricchire il già importante patrimonio archeologico egiziano.

LA RINASCITA DI POMPEI


casa giulia felice

Pompei rinasce, grazie alle 5 domus aureas restaurate, che riaprono al pubblico. Inoltre, nell’anfiteatro apre la mostra “Mito e Natura“. Addirittura si ricostruiscono le aiuole nella stessa posizione e con la stessa tecnica di duemila anni fa. Meravigliosa la grande porta della domus di Octavius con le borchie originali in bronzo. E’ questa l’unica dimora di cui sappiamo con precisione il nome del proprietario, perché dentro vi è stato trovato il suo sigillo.

pompei villa giulia felice

Qui, oltre al portico, alle aiuole, ai vialetti vi sono anche due bellissimi affreschi che rappresentano la storia di Diana e Atteone. La dea si bagna in un ruscello e lo sfortunato pastore la osserva. Queste domus si aggiungono alle sei riconsegnate a Natale. Un evento che attirò agli Scavi oltre dodicimila visitatori in due giorni. Le più gettonate la Fullonica di Stephanus, il grande laboratorio per il lavaggio e la tinteggiatura dei tessuti, la magione di Paquius Proculus con le scritte elettorali sulla facciata e i pavimenti colorati delle stanze.

villa giulia felice

Un luogo stupefacente dove per la delicatezza dei mosaici appena restaurati, i visitatori devono seguire una sorta di percorso guidato su stuoie e il monitoraggio all’ingresso è particolarmente attento per evitare assembramenti eccessivi.

scavo

Fonte: Corriere del Mezzogiorno

venere in conchiglia

Uno spettacolo le domus restaurate. Ah, quanto mi piacerebbe poter visitare Pompei… Pompei ritorna a vivere. E anche la nostra cultura!

CINA: SCOPERTE 43 UOVA DI DINOSAURO INTEGRE


uova dinosauro

Incredibile e sensazionale scoperta in Cina! Durante alcuni lavori di manutenzione stradale sono state trovate 43 uova di dinosauro integre e perfettamente conservate! E’ accaduto ad Heyuan in Cina, ora ribattezzata “La Città dei Dinosauri“. E la cosa più incredibile è che negli ultimi anni ad Heyuan di uova di dinosauro ne sono state trovate ben tredicimila! Una testimonianza verace per cui quella città era stata ampiamente abitata da dinosauri in passato.

Fonte: Centro Meteo Italiano

Una scoperta davvero sbalorditiva. Cosa ne pensate? Saranno davvero uova di dinosauro?

IL PD TOSCANO SCOINVOLGE IL PIANO PAESAGGISTICO


cave marmo carrara

Il PD toscano, “figlio” del Presidente del Consiglio, fa razzia di ambiente, scoinvolgendo il piano paesaggistico regionale. In un maxiemendamento ha infatti raccolto le idee di Forza Italia, da buon “figlio” del Patto del Nazareno. Le idee più contestate sono “nessun limite all’estrazione di marmo” e “via libera alle piscine in spiaggia“. Con buona pace di chi sperava che gli amministratori locali, e dunque le elezioni regionali, fossero tutt’altra cosa rispetto ai politici di “Serie A”, cioè quelli che stanno in Parlamento.

In breve: il maxiemendamento prevede le seguenti misure: Via limiti agli ampliamenti dei siti estrattivi. Via limiti alla riapertura di cave dismesse da oltre vent’anni. Tutto continuerà a essere estraibile. Gli unici angoli off limits alle ruspe saranno le vette sopra i 1200 metri, ma solo dove non siano ancora state aperte cave: quelle aperte potranno continuare ad ampliarsi, e senza limiti. Per il PD toscanole cave sono un paesaggio nel paesaggio” e “una grande attrazione turistica”.

Norme più permissive arrivano anche per gli stabilimenti balneari. Gli emendamenti introducono la possibilità di realizzare piscine. Viene quindi cancellato l’obbligo di salvaguardia della “qualità percettiva dei luoghi” e di evitare “l’impermeabilizzazione permanente del suolo”.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

IL TURISMO “SOMMERSO”


lipari sottomonastero

A Lipari, nelle Isole Eolie, si può fare turismosommerso“. No, non è un lavoro in nero. Si tratta di turismo letteralmente “sommerso”. Infatti è in progetto la costruzione di un tunnel subacqueo trasparente grazie al quale visitare all’asciutto i resti di un porto romano. E’ il progetto varato dalla Soprintendenza del Mare, con un progetto denominato “Archeolie 2014“.

Il tunnel in questione sarà realizzato nell’area Sottomonastero, presso il molo d’attracco degli aliscafi. Si prevede dunque un innovativo sistema di visita museale delle antiche strutture attraverso la realizzazione di una serie di tunnel sottomarini trasparenti, accessibili direttamente dalla superficie.

In una nota dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Sicilia si legge: “una struttura che potrà coniugare le esigenze di tutela del bene culturale sommerso e il suo ‘sfruttamento’ a tutto vantaggio dell’economia locale. A breve saranno condotti anche dei saggi di scavo mirati a verificare l’esistenza di eventuali strutture antiche lungo l’area del costruendo nuovo molo, progettato in prosecuzione di quello in ferro già esistente per l’attracco degli aliscafi, così da definire le emergenze archeologiche dell’area e rendere possibile la realizzazione del progetto”.

Per maggiori informazioni, leggete questo articolo.

Una grande opportunità di sviluppo turistico, e quindi economico, che concilia storia, archeologia, lavoro e turismo. Una grande risorsa da salvaguardare, da valorizzare, per ammirare le bellezze del nostro Paese, in un modo suggestivo, spettacolare, che ti fa luccicare gli occhi dalla bellezza.

NUOVO GIGANTE SCOPERTO A MONT’E PRAMA


gigante

Mont’e Prama non smette mai di stupirci e di regalarci altra bellezza, altra storia, altra cultura. E’ stato infatti riportato alla luce un altro “gigante”, diverso dagli altri che sono stati scoperti. La particolarità di questo gigante è la sua quasi totale integrità. Non è a pezzi, come invece lo erano gli altri, ricostruiti. E non si esclude si possano trovare altri giganti in questi giorni.

La cultura e la bellezza sarda si arricchisce ancora. Gli archeologi, dice l’articolo da cui ho tratto la notizia, hanno spiegato che il nuovo gigante non è di arenaria, come gli altri, ed è molto più piccolo. Assomiglia a un piccolo bronzetto nuragico che è stato ritrovato in una tomba etrusca, quella di Vulci. E questo contribuisce ad accreditare una sorta di record dei giganti di Mont’e Prama: quello di essere l’esempio più antico di grande statuaria dell’area Mediterranea. Grazie ad altri reperti rinvenuti nella tomba, il bronzetto è databile addirittura al nono secolo Avanti Cristo.

Quello che ancora non vi avevo detto è che qualche giorno fa alcuni tombaroli hanno cercato di danneggiare il sito archeologico, provocando comunque danni limitati. Da allora il cantiere è sorvegliato 24 ore su 24. Di giorno ci sono gli archeologi, di notte ci sono dei vigilantes pagati dall’Università di Sassari. Il nuovo gigante sarà presto esposto nel Museo di Cabras, assieme a tutti gli altri giganti.

La Sardegna giganteggia in conto di storia, di archeologia, di bellezza, di cultura. Valorizziamo la nostra grande bellezza.

SCOPERTI NUOVI “GIGANTI”


monteprama

I Giganti di Monte Prama sono sculture nuragiche che sono state rinvenute casualmente in un campo nel marzo  del 1974 a Mont’e Prama, a Cabras (OR). Sono chiamate “giganti” perché sono strutture alte fino a due metri e mezzo. Sono state trovate più di cinquemila frammenti, tra i quali 15 teste, 27 busti 176 frammenti di braccia, e 784 frammenti di scudo. Questi reperti vennero custoditi nel Museo Archeologico Nazionale di Cagliari per trent’anni.

Questi frammenti poi sono stati ricomposti riuscendo a formare 38 statue: 4 guerrieri, 16 pugliatori e 13 modelli di nuraghe. Sono state poi riportate a Cabras. La scorsa settimana sono stati trovati altri frammenti, che sono stati chiusi al sicuro nel magazzino del Museo Civico di Cabras. Altri reperti che andranno ad arricchire il grande Museo Archeologico sardo, ad arricchire la nostra storia, il nostro passato, e la grande bellezza della nostra nazione.

SETTIMANA DELLA BELLEZZA


settimana della bellezza

Dopo le Giornate FAI di Primavera arriva un altro evento ricco di fascino: la Settimana della Bellezza. Altro che Miss Italia, la vera Miss è la nostra natura, il nostro paesaggio, il nostro territorio, la nostra cultura, la nostra storia, i nostri luoghi del cuore, da tutelare da ogni cementificazione, distruzione, degrado e deturpamento.

Da oggi e fino a domenica 13 aprile arriva dunque la Settimana della Bellezza, iniziativa promossa da Legambiente. Visitare la nostra bellezza è il miglior modo per valorizzarla. E noi abbiamo tanti tipi di bellezza: bellezza dei luoghi, con appuntamenti per conoscere meglio il territorio in cui si vive; bellezza dell’arte che propone uno stretto connubio tra territorio e arte; bellezza dei gesti legata al senso civico e all’impegno concreto; cantieri della bellezza, laboratori partecipati di riprogettazione di spazi urbani. Eventi in tutta Italia per raccontare il meglio del nostro Paese. Per maggiori informazioni, leggete questo documento di Legambiente. 🙂

SCOPERTA NECROPOLI A GRUARO


necropoli

A Gruaro, in Provincia di Venezia, è stata scoperta una necropoli, che è stata ribattezzata “Piccola Pompei“. Un imponente complesso monumentale funerario risalente al III secolo Dopo Cristo. Lo scavo ha riportato alla luce un complesso che comprendeva un podio di blocchi calcarei alti quasi due metri e lungo sei, due sarcofagi sulla sommità, altri due sarcofagi in pietra poco distanti da quelli, e i resti di una necropoli risalente al primo secolo Avanti Cristo.
Il tutto in buono stato di conservazione. Lo stato di conservazione lo si deve a una serie di alluvioni che nel quinto secolo Dopo Cristo hanno ricoperto l’area con uno strato di sabbia e detriti. Una scoperta affascinante che potrà portare in futuro a nuovi posti di lavoro nel settore del turismo, con visite guidate. Insomma, un’altra attrazione del bel paese che è l’Italia, da conservare, tutelare e valorizzare. Cosa ne pensate?