Come spiega questo articolo di ecoblog, dal rapporto annuale della Bloomberg New Energy Finance emerge un quadro positivo a livello globale per quanto riguarda gli investimenti nelle fonti rinnovabili nell’anno appena trascorso, registrando una crescita degli investimenti in fonti rinnovabili, rispetto al 2013, del 16%. A livello globale sono stati investiti 310 miliardi di dollari in nuovi impianti di fonti rinnovabili.
A questo dato positivo hanno concorso sicuramente gli investimenti nell’eolico offshore in Europa, e nel solare in Cina e negli Stati Uniti. Il settore dove si sono registrati maggiori investimenti è stato quello del fotovoltaico, con un aumento del 25% degli investimenti rispetto all’anno precedente. In Europa la crescita è stata appena dell’1% per quanto riguarda gli investimenti, e si sono concentrati tutti sull’Eolico Offshore (quello in mare, per intenderci).
L’Italia, da buona Italia come la conosciamo noi con tutti i suoi difetti, è in netta controtendenza rispetto al resto del mondo. Pensate che gli investimenti nel settore delle energie rinnovabili in Italia sono crollati del 60%. -60% di investimenti in energie rinnovabili. Questo è dovuto soprattutto al taglio degli investimenti per agevolare le tariffe degli impianti fotovoltaici.
Come volevasi dimostrare: l’Italia ha perso la sua cultura ambientalista, ecologista. Ha perso le sue radici, affondate nel cemento e nelle grandi e piccole opere più dannose che benefiche. E infatti si vede anche dai risultati elettorali che gli ecologisti in Italia sono meno dell’1% della popolazione. Un dato davvero scoraggiante e che fa sentire tutti i suoi effetti negativi. Destiamoci.