LICENZIATA PERCHE’ NO TAV


No TAV

Non finisce mai di stupirci questa Italia. Sembrava fatta giustizia quando Erri de Luca, scrittore, veniva assolto ieri per “non aver commesso il fatto“, quello di “istigazione a delinquere“, perché la libertà di parola è e deve essere sacra. Purché non offenda. E la parola “sabotaggionon offende. Sembrava una vittoria dei NO TAV, e invece ecco oggi un’altra mazzata. Una donna viene licenziata perché NO TAV, e perché è andata a lavoro con una maglia con la scritta “NO TAV“.

E’ accaduto a Torino. Angela Giordano, educatrice a contratto nel carcere delle Vallette, a Torino, ha perso il lavoro per aver indossato una maglietta con la scritta No Tav mentre faceva terapia ai suoi pazienti. A questo si aggiunga la colpa di aver abbracciato, mentre usciva dalla struttura di reclusione, un’amica che manifestava all’esterno per solidarietà agli arrestati per gli assalti al cantiere di Chiomonte.

La Giordano lavorava per l’Associazione Morgana che gestisce i percorsi riabilitativi per detenuti tossicodipendenti. Da settembre ovviamente l’associazione ha smesso di passarle lo stipendio. Lei non sa che dire. Ammette di simpatizzare per il movimento No Tav, ma precisa di non aver mai avuto rapporti con esponenti anarchici. E’ vero che ha indossato una t-shirt di quelle che pubblicizzano la campagna contro la Tav ma dopo “quella volta” quella maglietta – considerata “abbigliamento non consono che può essere visto come una provocazione” dai superiori – non l’ha per altro più messa addosso. Anche per questo non si aspettava di essere licenziata. “Sono sempre stata corretta, mi negano il lavoro“, dice l’educatrice.

Fonte: Tiscali.it

Spero solo che venga reintegrata nel suo posto di lavoro, il prima possibile, e che venga retribuita degli stipendi arretrati. I commenti li lascio a voi.

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