E’ ormai diventata una strage quella dei capodogli spiaggiati in mare. Dopo il ritrovamento di un capodoglio spiaggiato ad Arzachena (famosa per le spiagge più rinomate della Sardegna, come la Costa Smeralda) con 22 kg di plastica nella pancia (qui l’articolo), il WWF ha condotto uno studio sulla morte di questi cetacei nel Mediterraneo.
Da questo studio è emerso che un terzo dei capodogli ritrovati spiaggiati nel Mediterraneo muoiono a causa dei rifiuti di plastica che ingeriscono. “La plastica è uno dei peggiori nemici delle specie marine, insieme a pesca intensiva, inquinamento acustico e cambiamenti climatici”, spiega in una nota il Wwf. “Il 95% dei rifiuti che soffocano i nostri mari è fatto proprio di plastica.
Ogni anno, decine di migliaia fra tartarughe, uccelli e cetacei muoiono per colpa di buste, cannucce, contenitori di cibo e bevande, piatti, reti da pesca, lenze, palloncini e altri rifiuti in plastica. Spesso questi rifiuti vengono scambiati per cibo, ed è per quello che, soprattutto a causa delle microplastiche, troviamo questo prodotto dell’uomo all’interno dei pesci e dei molluschi che consumiamo.
Fonte: Il Fatto Quotidiano
Homo deficiens… O se vogliamo Homo assassinum. Come vogliamo definire la nuova evoluzione della “umanità”?
HOMO DEFICIENS, SENZA SE E SENZA MA !!!!!!!
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Ho letto proprio oggi che su tutte le spiagge del comune di Arzachena è entrato in vigore il divieto di fumare e di usare plastica, ad esempio sotto forma di posate, bicchieri o piatti: https://www.cagliaripad.it/379036/ambiente-arzachena-asiago-diventeranno-plastic-free
Non risolverà il problema ma è un inizio, c’è ancora speranza e forse la morte di quell’animale ha sensibilizzato qualche coscienza.
Un saluto.
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Pienamente d’accordo, le leggi vanno fatte, rispettate, ma soprattutto, FATTE RISPETTARE !!!!
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