Trivellare per cercare petrolio. Un’energia passata di moda, inquinante, velenosa, non più funzionante, non più necessaria. Le trivellazioni per la ricerca del c.d. “oro nero” non trovano giustificazione se non per il fatto che sono un business dei sostenitori delle energie fossili e “convenzionali”. Ma convengono soltanto a loro. A noi lasciano soltanto inquinamento e morte.
Non convengono le fonti energetiche convenzionali. Eppure pare che il mercato sia ancora attivo. Infatti ci provano ancora. Si parla ancora di trivellazioni in mare al largo della costa occidentale della Sardegna. Una società norvegese avrebbe presentato al Ministero dell’Ambiente una domanda di Valutazione di Impatto Ambientale per la ricerca di idrocarburi.
Scontate le proteste degli ambientalisti, in particolare del Gruppo di Intervento Giuridico che hanno impugnato la suscritta domanda per via del fatto che il luogo che vogliono trivellare è stata dichiarata “area marina protetta di interesse internazionale“. Una zona abitata da cetacei e tartarughe marine, specie a rischio estinzione. E dunque potrebbe rappresentare un grave danno anche per l’economia locale.
Cosa ne pensate?