LA STUPIDITÀ UMANA FA DANNI


Distruggono rocce di 140 milioni di anni, un video però li incastra: se la stupidità si unisce al vandalismo

140 milioni di anni sgretolati in pochi secondi. Ecco a cosa porta la stupidità umana. Siamo in Nevada, nel Parco Nazionale di Lake Mead, fondato nel 1936, grande oltre 6mila km quadrati. E’ situato vicino al fiume Colorado, al confine col Parco Nazionale del Grand Canyon.

Il RedStone Dunes Trail è stato danneggiato da tre turisti che hanno voluto scalare le rocce rosse per spingere a terra ampie lastre di arenari, non si capisce se per gioco o con cattive intenzioni. Le rocce si sono sbriciolate rovinosamente. I ranger stanno cercando da giorni i responsabili che rischiano una sanzione salata e fino a sei mesi di carcere. 

La cura per l’ambiente non passa solo dall’astenersi da gesti come questo, vandalici e senza senso ma anche dal denunciare subito alle autorità chi li compie. Infatti il National Park Service ha chiesto a chiunque fosse lì di aiutare a identificare i “sospettati” e di chiamare o inviare un messaggio alla Tip Line del National Park Service.

Fonte: Tiscali Ambiente

Einstein diceva “solo due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma sull’universo ho ancora qualche dubbio”. Questi fatti lo dimostrano.

TORNANO LE GIORNATE FAI D’AUTUNNO!


Si rinnova l’appuntamento semestrale con le Giornate FAI d’Autunno e di Primavera. Questo weekend (sabato 14 e domenica 15) saranno aperte al pubblico oltre 700 tra palazzi storici, ville, chiese, castelli, e ancora esempi di archeologia industriale, musei, collezioni d’arte, aree archeologiche, biblioteche, laboratori artigiani e siti produttivi, in 350 città d’Italia. 

Saranno in programma, inoltre, itinerari nei borghi e percorsi in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e giardini storici. Le Giornate FAI d’Autunno sono organizzate nell’ambito della campagna di raccolta fondi della Fondazione “Ottobre del FAI”, attiva per tutto il mese.

In Sardegna saranno aperti questi otto siti:

Le Saline Conti Vecchi aprono al pubblico: 90 anni di storia finalmente  alla portata di tutti | Cagliari - Vistanet

Saline dei Conti Vecchi – Assemini (CA)

PALAZZO DEL PROVVEDITORATO OPERE PUBBLICHE E PIAZZA DEL CARMINE | Giornate  FAI

Palazzo del Provveditorato Opere Pubbliche e Piazza del Carmine – Cagliari (CA)

AmicoMario: PALAZZO PADERI, L'ANTICA DIMORA DELLA NOBILE FAMIGLIA ORISTANESE,  PUR DI PROPRIETA' PUBBLICA CONTINUA AD ESSERE DIMENTICATO ANZICHE'  UTILIZZATO E VALORIZZATO.

Paderi: I potenti dimenticati – Oristano (OR)

Parco archeologico del bosco di Seleni | SardegnaTurismo - Sito ufficiale  del turismo della Regione Sardegna

Bosco di Seleni – Lanusei (NU)

S'Ena e Thomes | SardegnaTurismo - Sito ufficiale del turismo della Regione  Sardegna

Tombe dei Giganti: Sulle orme dei giganti – Dorgali (NU)

ALLA SCOPERTA DELLE VILLE SASSARESI DEGLI ANNI '30 TRA LIBERTY E DECÒ |  Giornate FAI

Ville Sassaresi degli anni ’30 tra Liberty e Decò – Sassari (SS)

Batteria Militare Talmone | Comune di Palau

Batteria Militare Talmone – Palau (SS)

San Nicola - ProLoco Sedini

Valle di Silanis: Chiesa di San Nicola e Domus de Janas (Casa delle Fate) – Sedini (SS)

Per scoprire tutte le località aperte vi rimando a questo link.

Infine si può contribuire al FAI iscrivendosi fino al 31 ottobre al costo di 10 euro in meno rispetto al costo della tessera. E allora, ricordiamoci di salvare l’Italia!

TORNANO LE GIORNATE FAI D’AUTUNNO: 15 E 16 OTTOBRE


Tornano le giornate FAI d’Autunno! Il 15 e 16 ottobre , come ogni anno, si possono visitare musei, palazzi storici, beni e parchi archeologici, beni naturali, parchi, giardini, luoghi del cuore, siti militari, siti industriali, luoghi dell’istruzione e quant’altro. Quest’anno sono 700 i siti aperti in 350 città d’Italia che si possono visitare con un piccolo e simbolico contributo di 3 euro. Arte, storia, natura, cultura. Tutto questo e molto altro rappresentano le Giornate FAI.

In Sardegna saranno 8 i siti aperti: le Saline dei Conti Vecchi ad Assemini (CA) (Bene FAI), il Palazzo Bacaredda a Cagliari (CA) (sede del Municipio), la Batteria Militare Talmone a Palau (SS) (Bene FAI), l’ex Carcere di San Sebastiano a Sassari (SS), una collezione privata di auto d’epoca a Quartu Sant’Elena (CA), il Complesso Francescano della Madonna dei Martiri (Chiesa e Cripta) a Fonni (NU), il Monastero di Santa Chiara a Oristano (OR) (posti già esauriti) e il Teatro Ceroli e la Chiesa di San Lorenzo a Porto Rotondo (OT).

Le giornate si inseriscono nella campagna del FAI “Ricordiamoci di salvare l’Italia”, campagna che vede impegnata, come ogni anno, anche la RAI, nelle varie trasmissioni televisive. Si possono donare 2 euro da ogni tipo di gestore telefonico inviando un semplice sms al 45583, dal 4 al 23 ottobre.

Sul sito troverete ogni sorta di informazione. E allora, ricordiamoci di salvare l’Italia! 

IL 2021 IN (PIÙ DI) 12 FOTO


Eccoci all’appuntamento di fine anno! Come di consueto Ambiente sul Web ricorda gli avvenimenti più importanti mese per mese dell’anno che sta finendo. Ecco in breve quello che è successo nel 2021 (purtroppo non c’è stato il tanto annunciato Mangoni Campovolo 2021 che attendevo per la reunion degli Elio e le Storie Tese, ma comunque…).

Si è chiuso il buco dell’ozono sopra l’Antartide: “Era il più grande e profondo degli ultimi quarant’anni”

Gennaio: si chiude il buco dell’ozono.

Procida capitale della cultura 2022: l'annuncio

Procida diventa la prima isola ad essere capitale italiana della cultura, e lo sarà nel 2022.

Luoghi del Cuore FAI: ecco i 20 siti e tesori da salvare più votati dagli italiani

Febbraio: la ferrovia del tratto Cuneo – Ventimiglia è stata eletta come luogo del cuore 2021.

Lithophaga lithophaga - Wikipedia

Marzo: i Faraglioni di Capri sono stati devastati dai pescatori di frodo per prelevare i datteri di mare.

Covid, viaggi estate 2021, Italia chiusa e turisti all'estero: ultima beffa  per gli albergatori

Il Governo Draghi blocca l’Italia ma sblocca l’estero: bar, ristoranti, pizzerie, alberghi, musei, parchi archeologici, beni culturali in Italia chiusi, mentre si può andare all’estero bastando un tampone negativo all’andata e uno al ritorno. Un danno e una beffa per le nostre imprese e per il nostro turismo.

 © ANSA

Aprile: il Parco Nazionale della Maiella diventa Geoparco.

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Maggio: Il 13 Maggio in Italia è l’Overshoot Day. Pessima notizia per l’unico pianeta che abbiamo.

Disastro ambientale in Sri Lanka: cosa sta succedendo e quali specie sono a rischio

Giugno: L’incendio a bordo di una nave mercantile nello Sri Lanka provoca una strage di tartarughe marine e di vari tipi di pesci.

Foto Ansa

I laghi sono sempre più poveri di ossigeno.

Luglio: il Panda Gigante non è più considerato un esemplare a rischio estinzione.

Sardegna, gli incendi bruciano l'oristanese: tanti danni, 400 evacuati a  Cuglieri (Video)

La Sardegna brucia: in cenere un albero millenario, migliaia di ettari  distrutti e persone sfollate

Luglio – Agosto: Più di 20mila ettari di terreno sono andati in cenere in Sardegna, specialmente nell’Oristanese, a Scano di Montiferru. Più di 1.500 sfollati, animali arsi vivi, campi e coltivazioni distrutte, case bruciate, produzioni irrimediabilmente compromesse, un albero millenario ridotto in cenere.

Towards Cop26: Uae and Youth4Climate initiative

Settembre: Ripartono i Fridays For Future e Greta Thunberg pronuncia le sue più celebri parole: “Bla Bla Bla”, pronunciate di fronte ai “Giganti”. Sono solo parole, lo sappiamo da anni. Impegni non seguiti ai fatti.

Sorpresa nel deserto di Atacama: spuntano fiori con cinque anni d'anticipo  - La Stampa

Fiorisce il deserto Atacama, tra Perù e Cile.

california petrolio

Ottobre: disastro ambientale in California: 3000 barili di petrolio si sono riversati in mare devastando ben 33 kmq di costa.

Bruciato Sa Tanca Manna, l'olivo millenario di Cuglieri

Novembre: La rinascita di Cuglieri (OR), uno dei comuni maggiormente colpiti dagli incendi, dalle sue ceneri: 100 alberi piantati dai ragazzi delle medie e delle superiori arrivati da ogni parte della Sardegna.

Maltempo, tornado oggi a Catania: nubifragio e alberi divelti. VIDEO | Sky  TG24

Nubifragi a Catania e Siracusa. Danni e morti.

Enas - Ente Acque della Sardegna - RAS - - Monte su Rei

Dicembre: Dopo la siccità dei mesi estivi in Sardegna arriva la pioggia, abbondante, anzi, sovrabbondante rispetto alla quantità dei nostri invasi, che infatti in alcuni comuni sono stati “costretti” a sversare l’acqua in mare per evitare le inondazioni. E le tubature sono a colabrodo. Assurdo.

Armi nucleari: perché il rischio ora è più alto – Orizzonti Politici

Il Ministro della Finzione Ecologica Cingolani appoggia Macron e sostiene il Nucleare e il Gas come indispensabili per la transizione ecologica del nostro Paese. Assurdo anche questo.

E con questo è tutto per quest’anno. Per me è stato un anno duro, ma sono ancora qua 🙂 Speriamo che il 2022 porti tanta serenità, felicità, salute, lavoro e soprattutto amore reciproco. Auguri a tutti, e come si dice in sardo: “bonas fines e menzus printzipios”: buona fine (anno) e inizio ancora migliore. E spero che lo sia. Per tutti voi (e anche per me)… Ci rileggiamo l’anno prossimo!

IL GEOPARCO NAZIONALE DELLA MAIELLA


 © ANSA

Il Parco Nazionale della Maiella ieri, proprio nel giorno della 51esima edizione della Giornata della Terra, è stato nominato a Geoparco dell’Unesco, assieme ad altri sette parchi. Dal punto di vista geologico il Parco della Maiella, a detta del Presidente della Rete Globale dei Geoparchi (GGN) Lucio Zazzara, rappresenta “un modello di antico sistema di deposizione in ambiente marino di piattaforma-transizione-bacino, ben conservatosi grazie al fatto che non è stato molto deformato e smembrato dai movimenti tettonici che hanno portato all’orogenesi. Ogni anno arrivano qui studiosi dal mondo per fare ricerche o portare studenti a fare palestra di geologia”.

Parco Nazionale della Majella - Fidelity Viaggi

Nel Parco sono censiti 95 geositi, appartenenti a 8 tipologie: stratigrafici, sedimentologici e strutturali; paleontologici; geomorfologici; geoarcheologici; idrologici-idrogeologici; minerari. “Molte grotte sono di interesse archeologico, gli scoscesi versanti rocciosi delle montagne e i profondi valloni sono stati luogo ideale per gli eremiti nel Medioevo. Gli oltre 40 eremi della Maiella sono completamente fusi con la roccia calcarea.
Negli ultimi secoli le attività pastorali, agricole e minerarie hanno lasciato evidenti segni sul paesaggio dando una forte impronta sull’economia e la società locale: muretti e capanne in pietra a secco, decine di cunicoli minerari per lo sfruttamento del bitume e infrastrutture che sono oggi beni di archeologia industriale”.

Fonte: ansa.it

Parco della Majella | Abruzzo Rafting

Il riconoscimento del Parco della Maiella a Geoparco è molto importante per il territorio abruzzese, in quanto potrebbe segnare un ulteriore passo verso lo sviluppo sostenibile del territorio e delle sue attività economiche attraverso un turismo rispettoso dell’ambiente e di un paesaggio unico come quello della Maiella.

TORNANO LE GIORNATE FAI D’AUTUNNO!


Le Giornate FAI d'Autunno 2020 tornano il 17-18 e il 24-25 ottobre

Tornano le Giornate FAI d’Autunno. Anzi, quest’anno raddoppiano! I week-end dedicati alle visite alle bellezze naturali e architettoniche del nostro Paese e alla loro valorizzazione e protezione, infatti, saranno due. Il 17 e 18, e il 24 e 25 ottobre sarà possibile visitare mille luoghi del cuore in oltre 400 città d’Italia. L’edizione di quest’anno sarà dedicato a Giulia Maria Crespi, fondatrice del FAI scomparsa il 19 luglio scorso alla veneranda età di 97 anni.

FAI Delegazione di Piacenza updated... - FAI Delegazione di Piacenza |  Facebook

È un’occasione da non perdere per tornare a scoprire luoghi ancora poco conosciuti del nostro Paese e sostenere la missione del FAI. Per garantire un sereno svolgimento delle giornate di manifestazione, da oggi grazie a una donazione di 3,00 € sarà possibile prenotare la propria visita sul sito www.giornatefai.it. La prenotazione, seppur fortemente consigliata, non è obbligatoria. Oppure potrete scegliere di iscrivervi al FAI prima dell’evento e garantirvi l’accesso alle aperture riservate agli iscritti FAI. Sarà comunque possibile iscriversi al FAI anche in piazza durante i weekend dell’evento.

FAI-logo | Milano AllNews

Per quanto riguarda le norme di sicurezza, durante le visite sarà necessario rispettare tutte le norme contenute nei cartelli informativi posti all’inizio del percorso, a partire dal distanziamento sociale per evitare di creare assembramenti. È obbligatorio indossare la propria mascherina durante l’intera durata della visita, disinfettare le mani con gli appositi gel situati all’ingresso del percorso e attenersi in generale alle indicazioni date dal personale volontario. E se ovviamente si ha avuto sintomi del covid nei 14 giorni prima dell’evento, o il giorno stesso, o se si hanno sintomi influenzali o febbre pari o superiore a 37,5 si deve rinunciare allo stesso.

Ottobre è il mese del FAI: ricordati di salvare l'Italia | Radio Deejay

E allora, visitate i vostri luoghi del cuore, naturalmente quelli presenti sul sito del FAI. Sul sito, infatti, è già disponibile la mappa dei luoghi da visitare (primo weekend e secondo weekend). Inoltre da oggi e fino al 25 ottobre chi vorrà fare una donazione a distanza, potrà farlo attraverso un SMS solidale, promosso anche durante la Settimana RAI per i Beni Culturali. Inviamo un SMS del valore di 2 euro al 45582. Possiamo donare anche 5 o 10 euro chiamando lo stesso numero da rete fissa.

#RicordiamociDiSalvareLItalia

LEGGE CANCELLA-COSTE


Sardegna a rischio le coste. Il Centro destra punta a far saltare ...

È stata approvata dal Consiglio Regionale della Sardegna, dalla sola maggioranza di destra, la “legge del cemento” che metterebbe seriamente a rischio la bellezza delle coste sarde con l’autorizzazione a cementificare, contro la quale il Ministero dell’Ambiente potrebbe ricorrere alla Corte Costituzionale. È stata approvata con l’intento di superare il parere contrario della Soprintendenza riguardo alla costruzione della Strada a 4 corsie Sassari-Alghero. Ma questa, a mio parere, è solo una pessima scusa.

Un appello per le coste della Sardegna: “Salvate la Conservatoria ...

La legge avrebbe lo scopo di reinterpretare il Piano Paesaggistico Regionale del 2006, così da liberare la Regione dall’obbligo di concordare con il ministero per i Beni e le attività culturali i progetti di costruzione sulla fascia costiera. provvedimento ha attirato le proteste, oltre che dei gruppi di opposizione di Pd, Leu, M5S e Progressisti che hanno dato battaglia in Consiglio, anche di tanti movimenti ambientalisti e di salvaguardia dei beni culturali come Italia Nostra e Wwf, con in prima linea l’associazione ecologista Grig (Gruppo d’Intervento giuridico onlus).

L'arrembaggio anticostituzionale al piano paesaggistico sardo | il ...

“La proposta di legge è palesemente esorbitante rispetto alle competenze della Regione. Propone un’interpretazione al di fuori dei canoni previsti dalla Corte Costituzionale che permette una revisione solo nel caso di dubbi interpretativi”, ha spiegato Stefano Deliperi del Grig, il quale contro il provvedimento ha promosso una petizione arrivata ad oltre 30mila firme. “Nel caso del Piano paesaggistico regionale, ormai in vigore da 14 anni, non c’è alcun dubbio. Le disposizioni sono piuttosto chiare e coinvolgono il Mibact. La regione autonoma non può eliminare lo Stato da questa competenza”.

piano paesaggistico regionale | Gruppo d'Intervento Giuridico onlus

Fonte: QuiFinanza.it

Migliaia e migliaia di cittadini per le coste della Sardegna: no ...

Tra un paragrafo e l’altro vi ho messo alcune immagini delle Coste sarde che rischiano di diventare solo un ricordo, o di essere deturpate dalle edifcazioni concesse troppo facilmente. Vi lascio qui il commento del giornalista e autore del blog Generazione Antigone Lorenzo Tosa:

Notizie del territorio - Italia Nostra Italia Nostra

L’hanno chiamata senza mezzi termini “Legge del cemento”, e non c’è bisogno di spiegare il perché. Il governatore leghista Solinas, insieme a tutto il centrodestra, ha appena fatto approvare in Regione un provvedimento che farà colare tonnellate di cemento sulla costa della Sardegna, devastando il paesaggio anche nella fascia protetta entro i 300 metri dal mare e cancellando con un colpo di spugna uno dei Piani paesaggistici – quello del 2006 a firma Soru – più innovativi, green e sostenibili a livello continentale e un modello per tutta Italia. Questa “piccola” leggina consentirà alla Regione di ignorare e bypassare il parere del Ministero dei Beni culturali su tutte le nuove costruzioni nella fascia costiera. Tradotto? Una deregulation totale che devasterà la costa e lascerà ferite permanenti e non rimarginabili su uno dei paesaggi più belli al mondo. Un’oscenità immonda che riporta l’orologio indietro di decenni a un “passato” di scempi edilizi, abusi, cementificazione selvaggia. Per fermare tutto questo non resta che una strada: il governo impugni al più presto questo scempio incostituzionale. Non si tratta solo di difendere la Sardegna ma l’Italia intera. Ecco quello che succede quando si vota gente che non conosce il più elementare concetto di patrimonio, di bellezza, di interesse pubblico. Eccola qui, la destra che in campagna elettorale indossa la felpa dei Quattro mori e poi li svende al miglior offerente. Ricordiamocene la prossima volta che andiamo a votare.

Sardegna, ancora cemento sulle coste? La nuova legge preoccupa gli ...

 

GIORNATE FAI ALL’APERTO


Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) continua a fare. Dopo il lockdown che ha costretto anche loro alla chiusura, i volontari del FAI ripartono con l’iniziativa “Giornate FAI all’aperto”. Sabato 27 e domenica 28 giugno oltre 200 luoghi saranno aperti in più di 150 località d’Italia. Parchi e giardini storici monumentali, riserve naturali e orti botanici, boschi, foreste e campagne, alberi millenari e piante bizzarre, sentieri immersi nella natura e passeggiate nel verde urbano, giardini pubblici da riscoprire e giardini privati segreti che si svelano al pubblico, da una sequoia gigante sopravvissuta al disastro del Vajont nel 1963 fino al semenzaio che ogni anno produce il verde urbano della città di Roma: sono solo alcuni dei luoghi che si potranno visitare in questa edizione speciale delle Giornate FAI, che assume un’inedita veste “all’aperto”, su prenotazione e nel rispetto delle norme di sicurezza.

Un’iniziativa per risvegliare la curiosità e l’intelligenza dinnanzi a ciò che ci circonda, per interrogarci – come scrive Goethe – su ciò che abitualmente vediamo ma non conosciamo se non in superficie, e che vedrà protagonisti anche tutti i Beni del FAI – Fondo Ambiente Italiano, per l’occasione anch’essi concentrati su proposte “all’aperto” declinate sul patrimonio verde. Infine, durante le Giornate FAI all’aperto verranno svelati per la prima volta al pubblico, a pochi mesi dall’accordo tra il FAI e la Fondazione Museo di Palazzo Moroni, gli imponenti Giardini di Palazzo Moroni a Bergamo, oltre quattro ettari di verde tra le mura della Città Alta: l’omaggio del FAI alla città che ha drammaticamente sofferto l’emergenza sanitaria e che necessita di ritrovare il benessere e la bellezza che solo la natura può offrire. 

Prendere parte alle Giornate FAI è anche un modo per partecipare alla missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione, che negli oltre due mesi e mezzo di chiusura ha interrotto tutte le attività, dalle visite nei Beni ai cantieri di restauro, agli eventi nazionali. Ora il FAI è ripartito, per questo, oltre al contributo minimo – 3 euro per chi è già iscritto al FAI, 5 euro per i non iscritti – richiesto all’atto della prenotazione online, tutti i visitatori potranno iscriversi al FAI con le quote agevolate (riduzione di 10 euro) presso tutti i luoghi aperti e i Beni della Fondazione.

Si potrà prenotare fino a venerdì 26 giugno alle ore 15:00. Per ulteriori informazioni cliccate qui o qui.
P.S. A chi di voi, come me, non viene voglia di emigrare, di andare via da WordPress che ha reso praticamente quasi impossibile la pubblicazione di post stravolgendo l’editor di testo?

GIORNATE FAI D’AUTUNNO 2019


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Come ogni anno il FAI organizza diverse giornate all’insegna della bellezza da visitare e rispettare: quella del nostro paesaggio. Ecco dunque che questo weekend, il 12 e 13 ottobre riaprono 700 luoghi del nostro Paese inaccessibili o poco valorizzati, da scoprire attraverso occhi nuovi e prospettive insolite.

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Quest’anno il FAI, del quale sono un acceso sostenitore, ha anche registrato uno spot al tempo stesso simpatico ma che fa riflettere, con la domanda: e se domani non ci fosse più niente di bello da vedere? Ecco qua il link al video: https://www.youtube.com/watch?v=QrkTTf9dEho

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In Sardegna saranno visitabili le Saline Conti Vecchi ad Assemini (CA), il Colle di Bonària a Cagliari, la Batteria Militare a Palau (SS), il faro marittimo Guardia Vecchia a La Maddalena (SS), un percorso tra il Parco di Tepilora e il Borgo di Posada (NU), dove montagna e mare si incontrano, e il Faro di Capotesta (nell’immagine sotto), a Santa Teresa di Gallura (SS).

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Fino al 20 ottobre ci si può iscrivere al FAI pagando la tessera 10 euro in meno rispetto al suo costo originale. Infine, fino al 27 ottobre è attivo il numero SMS 45584 dal valore di 2 euro inviato dai cellulari Tim, Wind, Vodafone, Tre, Iliad, Tiscali, Coop Voce e Poste Mobile.

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#ricordiamocidisalvarelitalia

TORNANO LE GIORNATE FAI D’AUTUNNO


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Oggi e domani ritornano le Giornate FAI d’Autunno. Sono 660 i luoghi straordinari visitabili in queste due giornate, tra cui il nostro Monte Ortobene, il Monte che domina la città di Nuoro, il Monte delle Sorgenti. Inoltre sono 150 gli itinerari tematici.

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Infine per tutto il mese di ottobre è possibile usufruire di uno sconto speciale di 10,00 € sulla tessera del FAI per chi si iscrive online. Lo slogan, come ogni anno è “Ricordati di salvare l’Italia”.

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E allora, sosteniamo il Fondo Ambiente Italiano, e godiamoci un weekend all’insegna della bellezza e della cultura!

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GLI IBIS SMARRITI


Ibis non sanno più migrare: torneranno in Italia dalla Germania seguendo un aereo

Gli Ibis sono uccelli migratori, che da qualche anno non immigrano più in Italia, e non per colpa di Salvini che non vuole gli immigrati 🙂 Gli ibis sono prede pregiate per i cacciatori, e in Italia viene considerata una specie “estinta”. Così si sono “dimenticati” del nostro Paese.

Proprio per questo motivo, grazie ad un progetto europeo che si chiama “Life”, 31 esemplari sono partiti dal lago di Costanza, in Germania, seguendo un piccolo aereo ultraleggero, che mostra loro la strada, fino al lago di Orbetello, dove arriveranno fra due tre settimane. Mille chilometri di viaggio, attraverso le Alpi, al seguito della voce di “mamme adottive“, e umane, che hanno allevato i piccoli fin dai primi passi.

Attualmente si contano duemila esemplari, per lo più nei giardini zoologici, in Nordafrica, Marocco e Siria. Questi uccelli “migratori” non migrano più. Gli ibis hanno bisogno di spazio libero, dove si possano cibare. Mangiano qualsiasi cosa: vermi, semi. Il problema è che non sono particolarmente timidi e proprio questo li ha resi preda facile dei cacciatori. E si teme possano essere cacciati ancora, illegalmente.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Speriamo che almeno stavolta i cacciatori non sparino a queste creature.

TORNA A VOLARE L’AQUILA DEL BONELLI


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L’Aquila Fasciata, o “Aquila del Bonelli”, ritorna a volare in Sardegna. Sul sito Sardegna Ambiente si legge che è “lunga 65-70 cm, con apertura alare di 150-160 cm, e peso medio di 2 kg. Le parti superiori sono bruno scuro, in contrasto con quelle inferiori più chiare, con una macchia bianca sul dorso. Testa piccola ma sporgente. Le ali ampie appaiono squadrate da margini quasi parallelo, con un leggero assottigliamento all’estremità.

Coda lunga, grigia e con una banda nera terminale. Becco grigio-bluastro con punte nere e cera gialla. Tarsi calzati. Zampe gialle. Iride giallo brillante. Volo attivo caratterizzato da battute non profonde ma frequenti e potenti. In volteggio le ali sono piatte e la coda chiusa o parzialmente spiegata.

Frequenta ambienti rocciosi e aperti, a quote non molto elevate, nelle valli fluviali, boschi a macchia mediterranea, pascoli, zone paludose. Si nutre di piccoli mammiferi e di uccelli, talvolta lucertole e serpenti. Caccia gli uccelli in volo con estrema destrezza. Nidifica su pareti rocciose. La deposizione delle uova (1-3) avviene tra febbraio e marzo”.

Specie considerata estinta, ora ritorna in Sardegna, in particolare nel Parco di Tepilòra. Gli operai di Forestas stanno ultimando i lavori della voliera dove saranno ospitati i primi esemplari provenienti dalla Spagna. Nei prossimi tre anni si conta di arrivare a far nidificare tre coppie.

Fonte: La Nuova Sardegna

Bentornata aquila, speriamo che gli umani ti trattino come tu meriti, e che non ci siano bracconieri pronti a farti estinguere ancora una volta. A chent’annos, Aquila del Bonelli.

L’ALBERO PIU’ VECCHIO D’EUROPA


È in Italia l’albero più vecchio d’Europa: ha 1230 anni ed è nel Parco del Pollino

Si trova in Italia l’albero più vecchio d’Europa. E’ un Pino Loricato, sito nel Parco del Pollino, ed è diventato il simbolo dell’area protetta estesa tra le province di Matera, Potenza e Cosenza. E’ stato ribattezzato “Italus”, e ha la bellezza di 1230 anni! A stabilirne l’età è stato un gruppo di ricercatori che ha pubblicato il lavoro sulla rivista “Ecology, Ecological Society Of America”.

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In un comunicato del Parco del Pollino si legge che la ricerca è stata condotta con un metodo innovativo, che combina la dendrocronologia e la datazione al radiocarbonio di campioni di tronchi e radici.

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Il Pino Loricato vive in Europa nella Penisola Balcanica e in Italia, in particolar modo nell’Appennino Calabro-Lucano “rientrante nel perimetro del Parco Nazionale del Pollino, con popolamenti localizzati sui gruppi montuosi”. Per questo il Pino Loricato è stato scelto come simbolo del Parco Nazionale del Pollino.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

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Speriamo che quest’albero venga veramente protetto e tutelato, e che possa vivere ancora per molti millenni a venire.

SALAIOLA PRIMO BORGO NATURALISTICO D’ITALIA!


Salaiola

E’ Salaiola il primo borgo naturalistico d’Italia. Salaiola è una frazione del Comune di Arcidosso sul Monte Amiata. Gli abitanti di Salaiola hanno a cuore la salvaguardia della biodiversità presente sul suo territorio, ed intendono valorizzarla. Perciò la quasi totalità di loro ha aderito ad un Protocollo attraverso il quale i proprietari di terreni, giardini ed abitazioni si impegnano a mantenere l’ambiente integro e, pur nella prosecuzione delle normali attività, ad evitare intromissioni dannose alla natura ed a mettere in atto miglioramenti ecologici.

L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione l’Aquilaia, nata 17 anni fa con l’obiettivo di valorizzare le tradizioni, la natura e promuovere il turismo. Essa, a tal fine, si impegna ad organizzare escursioni turistiche, e manifestazioni come La Festa della Luna e la Festa della Poesia.

Si legge nell’articolo dal quale ho preso la notizia: “Salaiola ha un’altitudine di 750 mt, ha uno straordinario patrimonio boschivo che include castagni, abeti bianchi, olmi, aceri, pruni, querce, salici, peri, meli, noccioli, ciliegi e pioppi neri, così come il tipico sottobosco costituito dalle ginestre, le rose canine, il biancospino e l’erica; tale ricchezza vegetazionale offre l’abitat ideale ad oltre 80 specie di uccelli, agli ungulati, ai mustelidi ed ai canidi selvatici tipici del Monte Amiata. Un ecosistema che si completa con la presenza del Fosso, ricco di ciprinidi e di una grande varietà di insetti. Salaiola ha origini altomedievali, e deve il suo nome verosimilmente al passaggio del prezioso sale che dalla costa veniva trasportato verso le città del centro Italia, o, secondo alcuni studiosi, ad una radice semantica longobarda”.

Fonte: ilgiunco.net

Andate a Salaiola, e rispettate la natura!

SALVIAMO L’AMAZZONIA


“Salviamo l’Amazzonia!” Sembra uno di quegli slogan da ragazzetti che marinano la scuola per protestare contro l’estinzione della Foca Monaca. Una sorta di “slogan da campagna elettorale”: ho sentito astrusità del tipo “questo concerto a Milano è ecologico, perché le emissioni prodotte andranno a limitare le emissioni nella foresta amazzonica, perché verranno ripiantati alcuni alberi”. Eh no, l’Amazzonia non è mai stata così tanto in pericolo come lo è in questi giorni! Infatti il governo brasiliano guidato da Michel Temer, vuole svendere l’Amazzonia ai privati che vogliono estrarre minerali tra cui oro, nichel, manganese e altro materiale.

La riserva ormai svenduta è grande quanto Piemonte e Lombardia messi insieme. E’ la Renca, 46 mila km quadrati di polmone verde che rischia di scomparire lasciando posto a delle miniere, dopo oltre trent’anni di protezione nazionale. Il governo rassicura che tutto si farà nel rispetto dell’ambiente. Ma questa è una balla colossale: come si può conciliare l’attività estrattiva con la tutela dell’ambiente?

La vendita della Renca, unita ad altre misure economiche e sociali, e alle privatizzazioni, è rivolta al rilancio del Brasile, che lentamente sta uscendo da tre anni di crisi economica.

Fonte e immagine: Corriere.it

Bisogna lottare tutti insieme, senza Temer, senza aver paura. Ecco cosa comportano le privatizzazioni: la svendita del territorio, del verde, della natura, a privati che la violentano e la distruggono.

TORNANO LE GIORNATE FAI DI PRIMAVERA


Giornate FAI

Tornano le Giornate FAI di Primavera, giunte alla loro 25esima edizione. Il 25 e 26 marzo, mille luoghi in tutta Italia da visitare con un piccolo contributo libero. Sono 400 le località italiane in cui si possono visitare mille tra monumenti, musei, chiese, palazzi, aree archeologiche, ville, borghi, giardini, castelli, archivi storici.

Inoltre fino al 26 marzo si può sostenere il FAI con un sms del valore di 2 euro al 45517 che verranno destinati per salvare i luoghi che noi contribuiamo a segnalare. E allora, forza e coraggio, sosteniamo il FAI, io lo faccio da anni! 4-5-5-1-7!

REGALO AI CACCIATORI


orsi

Il Governo regala la “licenza di uccidere” ai cacciatori delle Province Autonome di Trento e Bolzano. Marmotte, stambecchi, tassi, faine e orsi: sono loro i bersagli di questo regalo. Queste specie protette stanno per diventare oggetto di persecuzione, anche nelle zone protette e nei parchi.

Appena un mese fa il Presidente della Provincia di Bolzano ha subìto un processo alla Corte dei Conti per i reiterati e bocciati decreti anti marmotte. La LAV lo ha segnalato per danno erariale, e lui ha chiesto ed ottenuto il sostegno al governo, grazie al Ministro dell’Ambiente Galletti.

Fonte: Tiscali Notizie

IL CASO DELLA SBS


sbs

SBS sta per Società Bonifiche Sarde. Questa grande società è (almeno fino a fine anno) proprietaria di 572 ettari di terreni e di 429 ettari di proprietà Laore localizzati nel territorio di Arborea, Marrubiu e Terralba, nonché di un’azienda con stalle, animali, strutture, magazzini e uffici della “Arborea”, che produce latte. E’ composta da 28 dipendenti, attualmente assunti dall’Agenzia Regionale “Forestas”, perché la Società SBS è in liquidazione.

Dopo anni di stallo, finalmente si è trovata la soluzione per scongiurare il rischio di licenziamenti. La Regione, di recente, ha anche acquistato aree marine e pinete, zone ad alto pregio paesaggistico, per evitare la speculazione edilizia da parte della suddetta società. Oggi la SBS è stata rimpiazzata. I terreni della società sono stati venduti con trattativa privata (visto che le trattative pubbliche precedenti erano tutte andate deserte) alla Società “Bonifiche Ferraresi”.

Qualcuno alza la voce e grida alla svendita della Sardegna. Sì OK, è vero che si poteva trattare con aziende sarde, ma è altrettanto vero che è stato fatto tutto il possibile, ma con esiti negativi. Ritengo piuttosto che sia un errore in altri termini: i terreni li poteva acquistare tutti la Regione, così come ha fatto per le aree marine. In quei termini lo ritengo un errore, ma se la società era in liquidazione, qualcosa andava fatto.

BASTA TAGLI CEDUI NEI PARCHI


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I cedui sono dei tagli a raso che vengono effettuati nelle zone boschive, purtroppo anche nei parchi nazionali, come succede per il Pollino e per il Parco Nazionale d’Abruzzo, in modo che i tronchi ricaccino e si riformi la foresta nell’arco di qualche decennio.

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L’ex Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, il biologo Franco Tassi accoglie una lettera-denuncia di una coppia Italo-Statunitense che nel tempo hanno fotografato la zona riprendendo i danni dei tagli cedui. Quali sono gli interessi che spingono a ceduare anche senza tenere conto dei vincoli dei Parchi Nazionali? Sicuramente ci sono interessi che riguardano attività imprenditoriali (o speculative?) dei giorni nostri, come le imprese di produzione del Pellet o le Biomasse.

Il biologo si chiede, su facebook, come mai non ci sia stata una levata di scudi generale contro questi interventi, e punta il dito contro alcuni ambientalisti che contro il taglio della legna nel mezzogiorno non spendono nemmeno una parola di indignazione.

Fonte: Tiscali Ambiente

Ed eccovi le immagini degli scempi nel Parco Nazionale d’Abruzzo e nel Pollino.

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Pollino nel 2003

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Pollino nel 2016

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Lucano nel 2012

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Lucano nel 2015

AUMENTA LA POPOLAZIONE DEI CAMOSCI APPENNINICI


camosci appenninici

Aumenta la popolazione dei camosci appenninici. Secondo il censimento compiuto nel 2015, gli esemplari presenti nella catena montuosa che va dalla Liguria alla Calabria, sono oltre 2.700, il che equivale a un +45% rispetto al 2014. Insomma, un boom di nascite. Si pensi che nei primi anni del ‘900, nell’area che poi sarebbe diventata il Parco Nazionale dell’Abruzzo, vivevano appena 30 esemplari.

Fonte: Ecoblog.it

Ed ora godiamoci alcune immagini, prese da google immagini, dei dolcissimi camosci appenninici.

camoscio appenninico 1

camoscio appenninico 2

camoscio appenninico 3

camoscio appenninico 4

camoscio appenninico 5

SARDEGNA: LA GROTTA PIU’ LUNGA D’ITALIA


ogrotta bue marino 2

E’ stato scoperto ad Urzulei, in Sardegna, un passaggio subacqueo che porta alla Grotta de Su Molente. Un sistema carsico che unisce le grotte di Su Palu, Monte Longos e Bue Marino, e che è il più esteso d’Italia: misura ben 70 chilometri. Ora, grazie alla esplorazione del 3 giugno scorso, il grande sistema carsico della Codula di Luna (che comprende le grotte di Su Palu e Monte Longos per un totale di circa 44 chilometri) è stato unito alla grotta di Su Molente e di conseguenza anche alla grotta del Bue Marino.

In questo articolo della Nuova Sardegna troverete i dettagli della scoperta. E adesso alcune splendide immagini delle quattro grotte citate, che fanno parte di un unico complesso che si chiama Codula di Luna.

grotta su palu

grotta su palu 3

grotta monte longos

grotta monte longos 2

grotta bue marino

grotta bue marino 3

grotta bue marino 4

ITALIA PAESE DELLE RISERVE DELLA BIOSFERA


Le Riserve della Biosfera sono particolari aree, terrestri o marine, in cui si sviluppano progetti di tutela della biodiversità e della conservazione dell’ecosistema. In tutto il mondo l’UNESCO ne ha individuato 651, tra cui 13 in Italia. Godiamoci alcune immagini delle Riserve nostrane.

Valle del Ticino
Valle del Ticino
(Lombardia, Piemonte)

Transfrontaliera del Monviso
Transfrontaliera del Monviso
(Piemonte)

Miramare
Miramare
(Friuli Venezia Giulia)

Selve Costiere di Toscana
Selve Costiere di Toscana
(Toscana)

Parco Nazionale Arcipelago Toscano
Parco Nazionale Arcipelago Toscano
(Toscana)

Circeo
Circeo
(Lazio)

Collemeluccio-Montedimezzo
Collemeluccio-Montedimezzo
(Molise)

Cilento Vallo di Diano
Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano
(Campania)

Somma Vesuvio e Miglio d'Oro
Riserva Marina Somma Vesuvio e Miglio d’Oro
(Campania)

Parco Nazionale della Sila
Parco Nazionale della Sila
(Calabria)

Parco del Delta del Po
Parco del Delta del Po
(Emilia Romagna)

Parco Appennino Tosco Emiliano
Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano
(Toscana, Emilia Romagna)

Alpi Ledrensi e Judicaria
Alpi Ledrensi e Judicaria
(Trentino Alto Adige)

Fonte e immagini: Skyscanner

Che ve ne pare? Stupende, da ammirare, e da proteggere.

VENEZIA: STRAGE DI ANIMALI


strage

Pochi giorni fa a Venezia è avvenuto un doppio raid notturno all’Oasi SOS Natura, sterminando gli animali. Il Fatto Quotidiano, in questo articolo, racconta nei dettagli il raid dei criminali:

Coniglietti e anatre decapitate. Galline schiacciate e uccise a colpi di scarpone. Paperi straziati, molto probabilmente da un cane che è stato aizzato contro di loro. Dappertutto uova da cova, tirate fuori dai nidi e scagliate lontano. Una vera strage. Di animali. Ripetuta per due volte, nella notte di sabato e nella successiva notte domenica.

E la beffa è che questo è avvenuto due notti: sabato e domenica. Perciò il primo bilancio era ancora provvisorio: “Me ne hanno uccisi 95. Non avrei mai pensato di assistere a un orrore del genere. Fino a sabato alle 23 era tutto tranquillo” ha dichiarato il proprietario dell’Oasi. E’ stato il padre, domenica mattina, a scoprire il disastro. Naturalmente le ipotesi si si sono sprecate. Vandali è dir poco. Un balordo non è in grado di produrre tanta ferocia. E’ stata come un’esplosione di odio incontrollato.

Ma a scioccare maggiormente è la scoperta del nuovo raid notturno. E così il numero degli animali uccisi supera le 130 unità. E’ intervenuto perfino il governatore del Veneto, Luca Zaia: “Non sono vandali, ma criminali a tutto tondo. E’ gente priva di rispetto per ogni forma di vita, che mi auguro venga presto individuata e punita con la maggior durezza possibile”. Ma ciò che colpisce è la reiterazione e il senso di impunità. Per questo Zaia ha aggiunto: “Sono tornati per completare la loro opera criminale ed hanno massacrato altri animali. Non ci sono parole, se non la condanna senza appello. Questa è barbarie di menti malate o tragicamente vuote, dei responsabili. Ogni vita in natura rappresenta qualcosa di speciale e merita un’attenzione speciale: in questo caso anche una punizione speciale”.

Per la cronaca, i superstiti sono un cigno, una papera e un anatroccolo. E i balordi che sono ancora in giro

BUDELLI: L’ISOLA RESTA PUBBLICA


isola di budelli

L’Isola di Budelli, la più famosa isola dell’Arcipelago della Maddalena, resta di proprietà dello Stato. Non correrà più il rischio di essere “sbudellata” dalle speculazioni edilizie. A deciderlo è stato il Giudice Fallimentare del Tribunale di Tempio. Riepilogo brevemente la storia:

Inizialmente Budelli era di proprietà di una società che è stata dichiarata fallita. Al che il Giudice ha cercato di recuperare i soldi per restituirli ai creditori. L’unico modo per poterli recuperare era quello di vendere l’Isola ai privati. La notizia fa il giro del mondo, e attira tanti ricchi privati che vorrebbero acquistarla. Si fa avanti Michael Harte, magnate neozelandese, con un piano per incentivare la ricerca scientifica e la tutela rigorosa della natura. In tribunale ha fatto la sua offerta e il giudice lo ha dichiarato vincitore dell’asta. In cambio di un assegno da tre milioni di euro.

Prima di pagare però, Harte presenta al Ministero dell’Ambiente il suo progetto: ristrutturazione e ampliamento dei “ruderi” già esistenti e creazione di pontili per maxi yacht.  Il parco nazionale ha sollevato subito le barricate, e con l’aumento dei vincoli a difesa dell’isola, Michael Harte ha deciso di rinunciare. Il Presidente del Parco allora ha giocato le sue carte, riuscendo ad ottenere dal Governo nazionale i 3 milioni di euro necessari per esercitare il diritto di prelazione, e il Giudice ha deciso che fosse questa l’unica soluzione.

Con buona pace degli studenti della Scuola Media di Mosso, una località in provincia di Biella, che sognavano di acquistarla con una maxi colletta, ma promettono che i soldi raccolti finora e che continueranno a raccogliere serviranno per valorizzare l’ambiente. Con buona pace dei magnati e dei super ricchi. E anche con buona pace degli speculatori edilizi.

Fonte: La Stampa

L’Isola di Budelli resta all’Ente Parco Nazionale della Maddalena, quindi proprietà di tutti. Ma non siamo proprietari per poterci speculare. Siamo proprietari per poterla difendere, con le unghie e con i denti, per tutelarla, e per valorizzare la sua bellezza. Siamo proprietari per migliorarla, per amministrarla.

E come amministratori dobbiamo rispondere in prima persona di quello che ne abbiamo fatto, all’unico vero proprietario: il Creatore, Dio. Lui sì che ci chiederà conto di come abbiamo utilizzato i beni di cui ci ha fatto custodi. Sì, perché essere proprietari, essere amministratori, significa essere custodi. Custodi di una cosa che poi dobbiamo restituire, con gli interessi. Restituirla migliore di come ce l’hanno affidata. Restituirla sana, protetta, difesa, migliore.

L’ITALIA E’ SEMPRE PIU’ BLU


bandiera blu

Le bandiere blu sono un riconoscimento che ogni anno viene assegnato dalla Fee, la Fondazione per l’Educazione Ecologica, in 41 Paesi, tra cui l’Italia. La Fondazione premia ogni anno la qualità delle acque di balneazione, ma anche il turismo sostenibile, l’attenta gestione dei rifiuti e la valorizzazione delle aree naturalistiche.

Crescono ogni anno le località balneari d’eccellenza lungo la Penisola. Sono 293 le spiagge premiate quest’anno (nel 2015 erano 280). Regina tra le Regioni italiane si conferma la Liguria, con ben 25 località premiate, seguita da Toscana (19) e Marche (17). A 14 troviamo la Campania. La Puglia e la Sardegna sono a 11 località premiate. Seguono il Lazio (8), L’Emilia Romagna (7), L’Abruzzo e la Sicilia (6), la Calabria (5), il Molise (3), il Friuli e la Basilicata (2).

Per quanto riguarda i laghi ne abbiamo 1 per la Lombardia, 2 per il Piemonte e 5 per il Trentino Alto Adige.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Insomma, parafrasando l’indimenticabile Rino Gaetano, l’Italia è sempre più blu. E noi ne andiamo fieri. Onore alla bellezza delle località liguri. Speriamo che il prossimo anno possano continuare ad aumentare le nostre bandiere. Cosa ne pensate?