È l’aprile più caldo di sempre quello appena passato. Non passa mese o anno che non si dica che tale mese e tale anno sono stati i più caldi di sempre, ma come diceva giustamente un meteorologo: non è il mese o l’anno più caldo di sempre, ma il mese o l’anno meno caldo degli anni a venire! E questa è una cosa gravissima.
In Sardegna, ma credo un po’ in tutta Italia, la scarsità di pioggia è uno dei sintomi del surriscaldamento globale in corso, e a risentirne è soprattutto l’agricoltura e l’allevamento, ma ovviamente anche i nostri bacini idrici che sono sempre più vuoti, in grave, gravissima emergenza. Ormai pare che gli sforzi quotidiani di noi “nani” rispetto ai giganti della politica e dell’economia, siano scarsi rispetto alla necessità del mondo.
“La debole forza di un nano non può sollevare tonnellate” dice una poesia. A doversi impegnare sono soprattutto i politici, ma questi si impegnano solo a bloccare le energie rinnovabili con la scusa della difesa del territorio, soprattutto è una lotta, la loro, contro i “mulini a vento” delle pale eoliche. Invece si dovrebbero occupare di ben altre torri, le ciminiere degli inceneritori, delle industrie petrolchimiche e quant’altro, che non solo rovinano il paesaggio, ma soprattutto l’aria che respiriamo, l’acqua, il suolo e il sottosuolo.
Che dire, siamo nelle mani sbagliate. Ma tutto il mondo è sbagliato.